Officine Papage chiude la nona edizione del Festival Nuove Terre in vertiginosa ascesa: gli ultimi appuntamenti della kermesse, infatti, puntano dritti al cielo. Il rush finale parte con Massimiliano Civica nel suo esilarante “L’angelo e la Mosca” (Moneglia, venerdì 20) e continua in grande stile tra fantascienza e stelle con “L’imbarazzo dell’infinito. Esperienza per spettatore”. Le 15 repliche dello spettacolo – ispirato al racconto Bugiardo! di Isaac Asimov e interpretato da Marco Pasquinucci – cominciano a Framura, nel piazzale di Nostra Signora della Neve (sabato 21, h 18.30/h 00.00) e – dopo lo sguardo satellitare di Pandomu Teatro (“Meno male che c’è la luna”, lunedì 23, località Costa) – a Bonassola (martedì 24, h 18.30/h 00.00), per chiudersi a picco sul mare, lungo il sentiero della Sfinge, a Deiva Marina (mercoledì 25, h 17.00/h 22.30).
Venerdì 20 agosto ore 21.30 / Piazza San Giorgio – MONEGLIA
(Ingresso libero)
L’ANGELO E LA MOSCA
Commento sul teatro di grandi Mistici
MASSIMILIANO CIVICA
conferenza-spettacolo a cura di Massimiliano Civica
produzione Teatro Metastasio di Prato
Racconti, facezie e buffi indovinelli sono sempre stati utilizzati dai grandi Maestri dell’Occidente e dell’Oriente per “contrabbandare” insegnamenti profondi, per aprire il cuore degli uomini ad una comprensione più elevata della realtà, per svelare ciò che c’è oltre il nostro abituale modo di vedere le cose. I racconti del Baal Shem Tov e dei Rebbe dello Chassidismo, le storie dei Sufi e le poesie di Jalal al-Din Rumi, gli indovinelli dello Zen e le parabole di Gesù nei Vangeli Apocrifi serviranno per provare ad illustrare e spiegare aspetti, comportamenti e situazioni del mondo del Teatro e dei suoi protagonisti. “Che c’entra la Mistica col Teatro?”, è la domanda che risuona in questa conferenza-spettacolo di Massimiliano Civica, non un attore, ma uno dei più importanti e talentuosi registi che abbiamo in Italia.
Segue NOTTE CON L’ARTISTA
Sabato 21 agosto ore18.30 > ore 00.00 / Località Anzo – Piazzale Nostra Signora della neve – FRAMURA
Martedì 24 agosto ore18.30 > ore 00.00 / Area Castello – BONASSOLA
Mercoledì 25 agosto ore17.00 > ore 22.30 / Sentiero della Sfinge – DEIVA MARINA
(Ingresso €5)
L’IMBARAZZO DELL’INFINITO
Esperienza per spettatore solo
OFFICINE PAPAGE
ispirato al racconto “Bugiardo!” di Isaac Asimov
drammaturgia Mariagiulia Colace
con Marco Pasquinucci
Un essere umano di fronte un altro essere umano, che umano non è un umanoide, una macchina, l’estrema evoluzione della leva di Archimede. Identici in tutto e per tutto. Con una sola piccola differenza. La macchina per piangere ha una riserva limitata di lacrime. E ne è così imbarazzata da non saper più che fare.
Un’esperienza unica che ha debuttato nel 2020 all’interno dell’ex refrigerante della centrale 3 di Larderello (PI), diventato familiare al pubblico toscano di Officine Papage. Per il pubblico ligure sono stati individuati tre luoghi fortemente rappresentativi del territorio e delle sue bellezze, per far immergere lo spettatore in un racconto in cui le emozioni si fondono con lo spazio stesso.
Lo spettacolo si segue in cuffia, dal vivo, tramite il proprio smartphone. Lo spettatore è solo, la sua unica compagna è una voce che racconta, che guida, che si confonde con i suoi pensieri. Un appuntamento appositamente pensato per uno spettatore, da ripetersi più volte e in ambienti diversi per offrire questa esperienza unica ad un pubblico più vasto.
Lunedì 23 agosto ore 21.30 / Località Costa – Piazza della Chiesa – FRAMURA
(Ingresso € 5,00)
MENO MALE CHE C’E’ LA LUNA
PAN DOMU TEATRO
di e con Jacopo Bottani e Luca Oldani
supervisione artistica Stefano Cordella
progetto grafico Davide Perrone
con il sostegno di Residenza Fili d’arte 2017 di Teatro Actores Alidos
Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2017 — Giuria Docenti
A e B litigano a lungo all’osteria difendendo posizioni opposte. Poi ubriachi e commossi concilianti si vengono incontro. Tengono i loro discorsi con tanto slancio che B approda alle posizioni di A e A alle posizioni di B. Con occhio attonito si danno la mano. (Paul Klee, 1905)
Bisogna per forza trovarsi in un posto particolare per porsi le domande importanti della vita? Può darsi che sia necessario andare in bagno a lavarsi i denti, oppure bisogna essere in Uganda. Di certo, al bagno come in Uganda, da qualche parte bisogna pur essere. Ma mettiamo caso che si sia effettivamente da qualche parte, ma non ci si ricordasse perché? È questo il caso dei due personaggi di questa storia. E nel tentativo di ricordarsi la ragione del loro “esserci”, non potranno che interrogarsi a vicenda sul loro rapporto, sulle loro vite e sul loro andare. Due corpi in uno spazio vuoto.
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