Palazzo Ducale: 21 – Musei Nazionali di Genova, Palazzo Reale
Tappa / Stop 21
Musei Nazionali di Genova, Palazzo Reale / National Museums of Genoa, Royal Palace
Ritratto di Caterina Balbi Durazzo di Antoon van Dyck / Portrait of Caterina Balbi Durazzo by Anthony van Dyck
Nella strada aperta a inizio Seicento dai Balbi per costruirvi i propri imponenti palazzi si trova anche la dimora che da quella famiglia passò ai Durazzo e poi ai Savoia che scegliendola come sede della loro reggia genovese determinarono anche il nome con il quale il museo è oggi noto, Palazzo Reale.
La straordinaria dimora-museo conserva ambienti arredati secondo il gusto dei proprietari che si sono avvicendati nei secoli insieme alle opere pertinenti ai diversi nuclei collezionistici: quadri, sculture, marmi e stoffe preziose, arredi e lampadari di cristallo.
Alle due casate patrizie genovesi, i Balbi e i Durazzo, si deve l’acquisizione di capolavori del Seicento ancora presenti nei sontuosi ambienti del Gran Piano Nobile tra i quali spicca per importanza e bellezza il ritratto a figura intera di una dama appartenente alla prima famiglia, ma, allo stesso tempo, anche a quella che subentrerà subito dopo nella proprietà della dimora, Caterina Balbi Durazzo. La giovane è dipinta infatti in occasione delle sue nozze con Marcello Durazzo dal venticinquenne Anton Van Dyck, che soggiornò a Genova in diverse occasioni tra il 1621 e il 1627, lavorando per la locale aristocrazia.
Riccamente abbigliata con vesti e accessori di eccezionale pregio (e costo!), la dama ci guarda in modo quasi malizioso e tutto è studiato per costruire un’immagine molto eloquente anche dal punto di vista simbolico: il ventaglio è simbolo di prestigio, e quindi del privilegio di appartenere alla più alta classe sociale del tempo a Genova; la mano che tocca l’acqua della fontana allude alle virtù della giovane e in particolare alla sua verginità; il garofano tra i capelli è simbolo del suo matrimonio: l’opera fu infatti eseguita insieme a un ritratto gemello raffigurante il marito Marcello Durazzo a figura intera, oggi conservato nel museo veneziano della Ca’ d’Oro.
In the road laid out by the Balbi family at the beginning of the 17th century to accommodate their imposing palaces stands the residence that passed from that family to the Durazzos and then to the House of Savoy. The latter, in choosing it as their Genoese palace, also determined the name by which the museum is known today: Palazzo Reale, or Royal Palace.
This extraordinary mansion open to the public features rooms furnished according to the differing tastes of its succession of owners over the centuries together with marvellous art works of all kinds: paintings, sculptures, fabrics and furniture.
The 17th-century masterpieces still on display in the sumptuous rooms of the Gran Piano Nobile were purchased by two Genoese patrician families, the Balbis and the Durazzos. They include the full-length portrait of a lady belonging to the Balbi family – a work which stands out for its size and beauty – but also one of a Durazzo who was immediately to take over ownership of the residence: Caterina Balbi Durazzo. This young woman was painted on the occasion of her wedding to Marcello Durazzo by the twenty-five-year-old Anthony Van Dyck, who visited Genoa on several occasions between 1621 and 1627 and worked for the local aristocracy.
Richly dressed in clothes and accessories of exceptional value (and cost!), she looks at us in an almost mischievous way and the overall effect is designed to create an image that also resonates with symbolism: the fan is a symbol of prestige, and therefore reflects the privilege of someone belonging to Genoa’s highest social class of the time; the hand that touches the water of the fountain alludes to the young woman’s virtues and in particular to her virginity; the carnation in her hair is a symbol of her marriage. The work was actually executed contemporaneously with a full-length twin portrait depicting her husband Marcello Durazzo, which today can be found in the Ca’ d’ Oro gallery in Venice.
via Balbi, 10
da mercoledì a sabato, ore 9 – 19
prima domenica del mese ore 13.30 – 19, ingresso libero
altre domeniche, lunedì e martedì chiuso
La Genova Museum Card è un biglietto unico, valido 24 ore, che permette di accedere una sola volta ai 28 musei cittadini a un costo di 15€ ed è comprensivo del trasporto pubblico AMT. Per informazioni: www.museidigenova.it
Il Genova City Pass è un pass turistico per scoprire a prezzo scontato le principali bellezze di Genova. Sono acquistabili diverse versioni di card, 24, 48 o 72 ore, a seconda della tipologia. Comprendono il trasporto pubblico AMT gratuito e sconti su tour, attività ed esperienze. Per informazioni: www.genovacitypass.it