Museo Diocesano di Genova: Il ritorno di Icaro. Mitoray intervistato da A. Lancellotti
Un’intervista ad un artista tra i più importanti, da poco venuto a mancare, e una panoramica sulla sua opera, a partire dalle straordinarie sculture in dialogo con la classicità.
Alessandra Lancellotti
Psicologo, scrittore, scopritore di talenti, Alessandra Lancellotti intervista Eugenio Montale e Salvatore Quasimodo nel 1964, sul giornale del Liceo Berchet di Milano.
Dopo la laurea conseguita a pieni voti all’Università di Stato di Milano, sui “Rapporti fra Psicoanalisi e Arte”, relatori il prof. Cesare Musatti e Gillo Dorfles, inizia una collaborazione mensile su varie testate giornalistiche e apre studio di psicoterapia a Milano e Genova, utilizzando strumenti cognitivi arte-terapeutici per i propri pazienti, che nella simbolizzazione e nella sublimazione delle tematiche conflittuali troveranno risposte a sintomi e problematiche relative all’orientamento.
Nella prassi clinica, elabora fin dal 1990 tecniche di auto-diagnosi, basate su segni simboli e disegni che diventeranno una costante clinica nei percorsi di terapia e di orientamento. Grazie a queste tecniche di simbolizzazione grafica e sculturale, affini alla ricerca e all’evoluzione del potenziale creativo dei singoli, collabora con Provveditorati di Cremona, Mantova, Terni, Genova e Milano.
Convinta assertrice sul piano della ricerca scientifica del nesso sinergico fra umore e arte, promuove per l’Ospedale Gaslini e l’IST di Genova, corsi contro le malattie oncologiche, soprattutto nei reparti pediatrici, con l’ausilio di test legati al disegno, alla pittura e all’arte.
E’ presente con i suoi lavori all’Università di Marsiglia, Genova e Ajaccio, per risolvere patologie con tecniche di elaborazione artistica e di ampliamento dei confini strutturali di persona e personalità, grazie all’armonizzazione di scienza, neuro-scienza ed arte.
Con il libro “Ritratti d’Autore”(Athena-Polias/Arte), nel 2010, intervista scultori d’eccellenza, basando le sue interpretazioni sulla conoscenza dei meccanismi, che collegano il sublime al subliminale, il territorio della mente, all’ambiente e ai suoi stimoli.
Fonte: Museo Diocesano di Genova