22 giugno 2017 – Primo anniversario del progetto Pria de Ma : grazie alla collaborazione tra L’Arca ONLUS e Gismondi 1754 finanziate due borse di studio per fisioterapisti neonatali

Ad un anno dal lancio, L’Arca Onlus e Gismondi 1754 annunciano i risultati del progetto Prìa de Mä


Raccolti 25.000 euro che saranno utilizzati dall’Ospedale Policlinico San Martino di Genova per finanziare due borse di studio per la formazione di fisioterapisti neonatali

 Oggi, 22 giugno 2017, presso la boutique Gismondi 1754, è stato consegnato l’incasso delle vendite del gioiello Prìa de Mä all’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, Reparto di Neonatologia. I fondi, raccolti in un solo anno, grazie alla vendita del bracciale creato da Massimo Gismondi appositamente per il progetto, saranno destinati al finanziamento di due borse di studio per la formazione di fisioterapisti neonatali.

Il progetto Prìa de Mä – è stato annunciato – proseguirà anche per il prossimo anno: oltre ai pezzi che hanno dato il via alla filiera, la collezione si arricchirà di nuovi gioielli, sempre secondo la linea dei bracciali originali creati a partire da un materiale comune come i vetrini di mare, raccolti lo scorso anno dai bambini genovesi, sulla spiaggia di Boccadasse. La vendita di tutti i gioielli della linea contribuirà ad un nuovo importante progetto dell’ARCA ONLUS per il reparto di Neonatologia.


Gismondi 1754: prosegue il progetto Prìa de Mä per sostenere l’Associazione ARCA Onlus

Ad un anno dal lancio, l’evento per comunicare ufficialmente i risultati 2016/2017 ottenuti dalle vendite Il 22 giugno 2017, presso la boutique Gismondi 1754 a Genova, si è tenuto l’evento che ha siglato l’anniversario dell’iniziativa benefica Prìa de Mä, lanciata dalla storica gioielleria genovese in collaborazione con l’Associazione ARCA Onlus.
E’ stato un giorno speciale, in cui è stato comunicato ufficialmente il ricavato delle vendite degli ormai noti bracciali Prìa de Mä: circa 25.000 euro per il solo anno 2016/17, devoluto interamente
all’Ospedale Policlinico San Martino di Genova. La somma sovvenzionerà una borsa di studio, della durata di due anni, dedicata alla formazione di figure professionali quali Fisioterapisti
Neonatali specializzati in neonati “late preterm” ovvero i nati tra le 34 e le 36 settimane di gestazione.
La decisione di devolvere la somma a favore dell’istruzione e della formazione arriva a sostenere un altro tema di attualità da sempre di fondamentale importanza per l’Associazione ARCA: la
necessità e volontà di trattenere in Italia, e a Genova, professionalità qualificate e meritevoli attraverso la creazione di nuove opportunità di crescita e lavorative.
Lanciato ad Aprile 2016, il progetto Prìa de Mä ha preso forma sul territorio genovese, avvalendosi della collaborazione di un team d’eccezione, i bambini liguri, che si sono cimentati nel ruolo di
piccoli ricercatori di vetrini di mare che, lavorati come pietre preziose, sono stati incastonati in bracciali in oro, argento, o in scooby-doo intrecciati. Tutti i gioielli sono pezzi unici che riportano
inciso il nome del bambino che ha trovato la pietra ed sono tutt’ora disponibili nelle boutique Gismondi 1754 – Genova, Genova Nervi, Milano, Portofino, St. Moritz, Londra.
Presenti all’evento: Prof. Cesare Arioni, Primario del Reparto di Neonatologia dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, Claudia Cerosillo, Presidente dell’Associazione ARCA, Federica
Messina, Vice Presidente e Fondatrice dell’Associazione ARCA, Prof. Sandro Trasino Primario del Reparto di Neonatologia uscente e membro dell’Associazione ARCA e Massimo Gismondi, AD e
Direttore Creativo di Gismondi 1754.
“E’ ormai passato un anno da quando abbiamo deciso di accettare la sfida e dare vita a questa collaborazione: ad oggi, possiamo dire che la nostra fiducia è stata riposta nel migliore dei modi.”
ha dichiarato Federica Messina, Fondatrice e Vice Presidente dell’Associazione ARCA Onlus “Sia sotto il profilo strettamente umano, sia sotto quello professionale, si tratta di un grande successo,
Sette generazioni e oltre 200 anni di storia: una consolidata esperienza che colloca Gismondi 1754 ai primi posti tra le gioiellerie più antiche e strutturate d’Italia. Con boutique distribuite a livello internazionale, tra l’Europa e gli States l’azienda è in costante crescita grazie alla capacità di distinguersi per collezioni ricercate ed esclusive e di interpretare le esigenze del mercato nel tempo. La conoscenza e la maestria, tramandata di padre in figlio, hanno portato all’ideazione e alla lavorazione di creazioni raffinate, espressione di uno stile classico ma contemporaneo, che colpiscono per la loro unicità e per il design inconfondibile. Fondata a Genova da Giovanni Battista Gismondi, ad oggi sotto la guida del Presidente Massimo Gismondi, è una delle ultime gioiellerie in Italia ad aver mantenuto il marchio di proprietà della famiglia.

Gismondi 1754 presenta

Prìa de Mä la purezza di un sogno che nasce dal mare

Un braccialetto che esprime la purezza di un sogno d’infanzia; la semplicità di un gesto spontaneo di generosità e tutta la meraviglia del mare insieme alla maestria della migliore arte gioielliera nazionale ed internazionale. Tutto questo è Prìa de Mä, il braccialetto creato da Gismondi 1754 per l’omonimo progetto realizzato in collaborazione con L’Arca ONLUS, con l’obiettivo di  raccogliere fondi da destinare all’Ospedale Policlinico San Martino e, in particolare, al Centro di Neonatologia.

Un nobile progetto umanitario che ha preso il via nel maggio 2016 e ha visto la collaborazione di numerosi bambini, piccoli ricercatori di “pietre preziose”, desiderosi di aiutare i nuovi nati.
Gismondi 1754, per l’occasione, ha creato un gioiello-simbolo semplice, unico e inconfondibile allo stesso tempo. Prìa de Mä è un braccialetto dedicato a chi crede nei sogni, a tutti quei bambini che, con gioia ed entusiasmo, hanno preso parte al progetto e a tutti i nuovi arrivati che ne beneficeranno.

La storia

L’origine dell’ideazione e della creazione di Prìa de Mä è una storia bellissima che merita di essere raccontata. Tutto ha origine a Genova, più precisamente a Boccadasse, uno dei più caratteristici borghi marinari italiani, in un soleggiato pomeriggio di primavera.

Un gruppo di bambini accompagnati dalle proprie famiglie, popola la spiaggia, tra pietre e ciottoli, alla ricerca di quei piccoli vetrini colorati che tutti noi abbiamo cercato e custodito con cura e con orgoglio, immaginando di aver scovato una rara pietra preziosa. Vetrini colorati, piccoli oggetti apparentemente senza valore che, nelle mani di un bambino, assumono improvvisamente la dignità e il prestigio del brillante più pregiato.

I vetrini trovati vengono raccolti in sacchettini, ognuno porta il nome del suo giovane ricercatore, e da lì vengono trasferiti nella fabbrica produttiva di Gismondi 1754, a Valenza Po. A questo punto tra vetrini e diamanti, zaffiri e smeraldi non vi è più alcuna differenza: i bracciali vengono infatti realizzati seguendo la stessa lavorazione utilizzata nell’alta gioielleria.

 
Inizia la lavorazione artigianale da parte dei maestri orafi: le pietre vengono selezionate, tagliate e lavorate in base alle sagome. I bracciali iniziano a prendere forma, dalla versione rigida in argento – palladiato e rodiato – allo scooby doo con brillantini, alla versione in oro.

Insieme al nobile principio ispiratore, l’unicità di Prìa de Mä sta proprio nella sua lavorazione scaturita dalla migliore arte gioielliera di oggi e firmata Gismondi 1754, brand che ha fatto la storia della tradizione della gioielleria italiana e non solo.

Il progetto

Il progetto è stato realizzato da Gismondi 1754 in collaborazione con L’Arca ONLUS, associazione che fa capo al Reparto di Neonatologia dell’Ospedale San Martino di Genova a sostegno dei neonati ricoverati.

I braccialetti, disponibili in diverse versioni, sono tutt’ora in vendita presso tutte le boutique Gismondi 1754 (Genova, Genova Nervi, Portofino, Milano, St. Moritz, Londra). Il ricavato delle vendite, che ha avuto inizio proprio la sera del 26 aprile, è stato donato tramite l’associazione L’Arca ONLUS all’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, per sovvenzionare l’osservazione, tramite strumenti propedeutici e la formazione continua dello staff dedicato, di una particolare popolazione pediatrica: i neonati di basso peso e i “late preterm”.

Tra le creazioni, l’edizione speciale lanciata in occasione di San Valentino “Noi” che, costituita da due pietre del mare levigate dall’acqua e dal vento, strette dall’oro e argento, richiama l’amore universale.

A solo un mese dal lancio, il progetto Prìa de Mä aveva già dimostrato di riscuotere un grande successo e un notevole apprezzamento da parte della città di Genova, e non solo, che ha mostrato, anche in questa occasione, tutta la sua anima solidale.

Il giro di boa è stato il 22 giugno 2017, giorno che ha segnato il primo anniversario dell’iniziativa Prìa de Mä: a circa un anno dal lancio, presso la boutique Gismondi 1754 a Genova, si è tenuto l’evento durante il quale è stato comunicato ufficialmente il ricavato delle vendite.

Gismondi 1754Sette generazioni, una passione e la storia di una delle gioiellerie più antiche di tutta Italia, Gismondi 1754 vanta una lunga e solida tradizione nell’arte della gioielleria italiana. Fondata a Genova da Giovanni Battista Gismondi, qui nato proprio nel 1754, l’attività di famiglia cresce in un ambiente creativo e fiorente quale il capoluogo ligure. In questo contesto straordinario, Gismondi diventa nel corso degli anni un’azienda conosciuta in tutto il mondo per le sue collezioni, dallo stile ricercato ed esclusivo, oltre che, un’azienda che si è distinta per la sua capacità di saper interpretare il gusto del cliente nel tempo. La conoscenza e la maestria, tramandata di padre in figlio, hanno portato all’ideazione e alla lavorazione di creazioni raffinate, espressione di uno stile classico e contemporane, che colpiscono per la loro unicità e per il design inconfondibile.


Susanna



 

Di Staff_ReteGenova

Vedi anche

L’edicola della Madonna in Via di San Bernardo

L’edicola della Madonna in Via di San Bernardo Ritornando nei nostri amati caruggi, andiamo ad …