Porto Antico: Francobolli e Film: la strana coppia
In occasione di ItaliaFil 2017, la manifestazione filatelica nazionale e internazionale per tutti gli appassionati di filatelia organizzata da Poste Italiane il 6 e 7 ottobre 2017 nel Centro Congressi dei Magazzini del Cotone, siamo andati a rovistare nella memoria e (soprattutto) nei dizionari del cinema per scovare 5 titoli riconducibili, più o meno direttamente, a quell’universo fatto di francobolli e lettere che oggi ci sembra così lontano, ma che è parte della storia di tutti noi.
Francobolli, lettere e posta nel cinema?
Vi proponiamo 5 suggerimenti “postali”, 5 titoli che ci sembrano “da rivedere” (o da scoprire, per i più giovani), più o meno legati o riconducibili all’universo flatelico e postale…
In cerca di francobolli preziosi.
Cominciamo con Sciarada, un’elegante commedia con sfumature gialle diretta nel 1963 da Stanley Donen (sì, lui, il regista di Cantando sotto la pioggia e Sette spose per sette fratelli) in cui Cary Grant e Audrey Hepburn sono alle prese con un’avventura alla Hitchcock, fra furti, inseguimenti e colpi di scena… In questo film c’è un mercatino di francobolli, ci sono alcuni esemplari rari e preziosi scomparsi da ritrovare… e due attori dallo charme irraggiungibile, in un film elegante e divertente in cui l’amore alla fine, secondo voi, potrà forse trionfare?
Qualcuno scrive ancora lettere d’amore?
Se poi vogliamo scoprire attraverso il cinema come l’antica pratica di intrattenere relazioni epistolari sia cambiata nel tempo, non si può non partire da Scrivimi Fermo Posta, la deliziosa commedia del 1940 firmata dal grandissimo Ernst Lubitsch (il regista di capolavori come Ninotchka e Vogliamo vivere!) in cui James Stewart e Margaret Sullavan, colleghi in un negozio di articoli da regalo, si detestano cordialmente ed ignorano la loro reale identità mentre intraprendono una relazione epistolare che li porta ad innamorarsi perdutamente… Equivoci e sorprese con l’inconfondibile “tocco alla Lubitsch”, in un mondo che sembra oggi lontanissimo, quello in cui ci si scambiavano lettere scritte a mano, con carta e penna…
Ci raccontiamo attraverso le e-mail?
Se poi vogliamo riportare questa storia ai nostri giorni, ecco il remake dello stesso film che nel 1998 diventa C’è posta per te (con la regia di Nora Ephron): qui sono Tom Hanks e Meg Ryan ad intrattenere una relazione epistolare, nel frattempo la posta è diventata elettronica e dalle lettere siamo passati alle e-mail, ma le dinamiche dell’innamoramento sono quelle di sempre, incomprensioni ed equivoci adesso sono ambientati nel mondo delle librerie (riuscirà la libraia indipendente Ryan a resistere alla concorrenza della grande libreria dello spietato Hanks?), sono passati quasi sessant’anni, tutto è cambiato ma la storia si ripete…
Sono gradite le cartoline?
E le cartoline? Nell’epoca dei selfie sono diventate preistoria, roba da collezionisti, ma noi vogliamo in qualche modo ricordarle con un film molto duro, il ritratto spietato di una Hollywood in cui successo e declino, alcool e droga tormentano le sorti di due attrici, madre e figlia. Stiamo parlando di Cartoline dall’inferno, il film diretto da Mike Nichols nel 1990 con un cast ricchissimo: Meryl Streep, Shirley MacLaine, Dennis Quaid, Gene Hackmann, Richard Dreyfuss, Annette Bening… tratto dal romanzo semi-autobiografico in cui Carrie Fisher (l’indimenticabile protagonista di Star Wars) ripercorre la sua esperienza e i rapporti conflittuali con la sua famosissima madre, Debbie Reynolds, una storia tornata imprevedibilmente alla ribalta pochi mesi fa, quando madre e figlia sono all’improvviso uscite di scena, a distanza di un giorno l’una dall’altra.
Aspettiamo ancora il postino?
L’ultima “proposta postale” non può che essere lo struggente film d’addio di Massimo Troisi, Il Postino, realizzato nel 1994 da Michael Radford (e dallo stesso Troisi), con Philippe Noiret e Maria Grazia Cucinotta. La storia del postino Mario che in una splendida isola del sud Italia consegna la posta al poeta Pablo Neruda è di una delicatezza soave, l’incontro fra l’uomo semplice e il grande poeta è davvero emozionante, e la figura del postino timido che dall’amico poeta impara a scoprire, proprio attraverso la poesia, l’amore e il mondo è di quelle che non si dimenticano.
Suggerimenti & Consigli, Please!
Avete altri titoli “postali” da segnalare? Il nostro è un elenco arbitrario e provvisorio, mandateci i vostri titoli preferiti (portoantico@portoantico.it) e lo integreremo volentieri!
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Fonte. Porto Antico