Porto Antico: Al Porto Antico si pratica l’intercultura
Al Porto Antico si pratica l’intercultura. Il Suq Festival, La Festa dei Mondi, gli eventi proposti durante tutto l’anno, i visitatori provenienti da ogni angolo del pianeta: questo è il luogo delle culture, al plurale. Nella piazza sul Mediterraneo di Genova le tradizioni, le simbologie e le pratiche di Paesi distanti si incontrano quotidianamente e ne fanno non solo uno spazio di dialogo multiculturale, ma anche un’arena nella quale si possono stabilire relazioni interculturali, producendo una cultura eterogenea e sempre diversa. Che poi è quella di Genova, città di mare, di porto e di migrazioni.
Come sostiene Giuseppe Mantovani, professore ordinario di psicologia sociale dell’Università di Padova, l’intercultura è un processo “che non riguarda gli immigrati, gli altri, ma noi stessi, il modo in cui viviamo e guardiamo il mondo”: una sfida alla quale siamo comunque chiamati a partecipare, vista la complessità dei nostri contesti sociali. Per non rinchiuderci in una prigione culturale, abbiamo bisogno di spazi nei quali incontrare diversità che non sono soltanto quelle dettate dalla provenienza geografica, ma anche di età, di genere, di livello sociale, di storie personali.
“[L’intercultura] non riguarda gli immigrati, gli altri, ma noi stessi, il modo in cui viviamo e guardiamo il mondo”
Porto Antico si offre come luogo fisico dove realizzare questi incontri e nel quale conoscere le culture del mondo, ma anche come spazio di interscambio che favorisce la coesione e la convivenza. Le innumerevoli occasioni di socializzazione e “ibridazione” per tutte le età rappresentano un’opportunità per esprimersi a partire dalla propria personalità, e non da appartenenze predefinite, riconoscere analogie e percorsi comuni e superare conflitti e separazioni. Proponiamo un’idea dinamica di intercultura, con pratiche sempre in evoluzione e al passo con i soggetti che ci attraversano.
Bambini e intercultura.
Conoscersi, giocare e creare per crescere.
Al Porto Antico le pratiche interculturali iniziano sin da piccoli con le svariate possibilità di incontro e di scambio a disposizione dei bambini: la piscina all’aperto all’inizio dei Magazzini del Cotone d’estate, la pista di pattinaggio sul ghiaccio sotto il tendone di Piazza delle Feste d’inverno, gli scivoli e le altalene delle aree gioco intorno all’edificio Mandraccio durante tutto l’anno. Tutti luoghi di aggregazione in cui confluiscono turisti di passaggio così come giovani da tutta la città, che qui possono liberare la propria voglia di giocare e costruire relazioni.
La città dei bambini e dei ragazzi è una tappa che dovremmo proporre ai nostri figli nelle diverse fasi della loro crescita, per educarli a relazionarsi con se stessi, con i loro coetanei e con l’ambiente che li circonda attraverso la scienza, la tecnologia e il gioco. I più piccoli possono vivere una serie di esperienze sensoriali e motorie attraverso il percorso del bosco incantato, con tanto di fiumi da attraversare e grotte nelle quali affrontare e superare la paura dell’ignoto. A 3 anni si possono già impugnare gru e carriole per trasportare i mattoni di gommapiuma con i quali costruire insieme agli altri bambini una casa accogliente e inclusiva. I più grandi possono scoprire i principi delle energie rinnovabili e la loro valenza ecologica, oltre a sperimentare con mano quanti oggetti utili si possano creare utilizzando materiali di recupero.
Negli spazi di Porta Siberia, l’antica “Porta Cibaria” dalla quale nel Cinquecento transitavano cibi e spezie da tutto il mondo, oggi ha sede il Museo Luzzati, che quotidianamente apre le porte a scuole e famiglie proponendo laboratori di sperimentazione creativa: attraverso linguaggi, tecniche e strumenti didattici differenziati si costruiscono manufatti e disegni e si decostruiscono pregiudizi e stereotipi. All’angolo opposto di Porto Antico, nell’edificio Metelino della Darsena, ha invece sede la Casa della Musica: qui le occasioni di scambio e arricchimento culturale passano attraverso le corde vocali e degli strumenti musicali, da esercitare insieme magari dando vita a vere e proprie band.
Libri e musei: il vaccino contro il razzismo.
Alla Biblioteca Edmondo De Amicis, specializzata nella letteratura per bambini e ragazzi, si favorisce “naturalmente” il dialogo e lo scambio tra culture, grazie a frequenti eventi, letture, laboratori, presentazioni e appuntamenti didattici per le famiglie e agli oltre 70.000 titoli di libri disponibili. Chiedete in prestito una delle innumerevoli storie che educano al rispetto reciproco o accomodatevi nello spazio morbido con i vostri figli per leggere loro favole da tutto il mondo, raccontare le avventure del variopinto elefantino Elmer considerato dagli altri grigi componenti del suo gruppo un “diverso”, spiegare che tutti i bambini nascono uguali, con Dieci dita alle mani, dieci dita ai piedini.
Al Galata – Museo del Mare bambini e adolescenti possono invece toccare con mano gli intrecci e le contaminazioni culturali occorse nel tempo a seguito dei fenomeni migratori così come sulla scia di rotte commerciali e alleanze politiche. Nella sezione MEM avranno a disposizione oltre 40 postazioni multimediali, molte delle quali interattive, per rivivere l’esperienza del grande viaggio via mare degli emigranti italiani verso le Americhe e per conoscere insieme ai protagonisti i percorsi di immigrazione che attraversano oggi la società italiana.
Adulti e intercultura.
Al Porto Antico le culture gastronomiche si incontrano.
La cucina è il primo terreno in cui, sin da tempi antichissimi, si sperimenta e si mette in pratica l’intercultura, scambiando prodotti e conoscenze tecniche, mescolando ingredienti, contaminando tradizioni, inventando ricette sempre nuove e differenti. Anche il piatto italiano più celebre al mondo, la pizza, non sarebbe lo stesso senza aver incontrato nel 1492 il pomodoro in arrivo dalle Americhe!
Nei ristoranti e nei locali di Porto Antico potrete soddisfare la vostra fame di intercultura grazie a un’offerta ricca e variegata, con proposte per tutti i gusti e tutte le tasche. Si va dai piatti tipici della Liguria alle specialità della cucina tex-mex, dagli spuntini veloci in paninoteca alle cene romantiche con vista mare, dalle leccornie più golose ai menù attenti alle diete alimentari: tutte le diversità hanno un posto a tavola.
L’intercultura tra eventi e shopping quotidiano.
Il cartellone di appuntamenti di Porto Antico comprende concerti, convegni, proiezioni di film e tante iniziative che conferiscono visibilità e quindi riconoscimento alla pluralità di culture, cogliendo la loro dimensione dinamica ed evitando stereotipi e folclorizzazioni. Importanti momenti di crescita interculturale buoni per tutte le età sono i festival come il Suq e la Festa dei Mondi, che con i loro laboratori, gli spettacoli teatrali e le danze consentono di esplorare la ricchezza della biodiversità umana del pianeta senza muoversi da Porto Antico.
Durante tutto l’anno, troverete numerose occasioni per fare shopping responsabile alla Bottega Solidale – Altromercato, situata proprio di fronte al Bigo, che offre un’ampia gamma di prodotti del commercio equo e sostenibile provenienti da tutto il mondo, dai prodotti di artigianato in legno ai bijou alle spezie. Sempre nella Palazzina Millo ha sede la Libreria Coop, che propone oltre 25.000 titoli, dai dizionari di dialetto genovese alla letteratura da viaggio, ma anche presentazioni, mostre fotografiche e dibattiti: più che un negozio di libri, è un luogo di ritrovo interculturale attivo e vitale.
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Fonte. Porto Antico