Museo Diocesano di Genova: Nuova proposta su Genova e le sue monete
Come nasce la moneta? Come si passa dal baratto alla necessità di maneggiare denaro? E a Genova, quando si comincia a “battere moneta”? E in che modo la città decide di rappresentare sé stessa sui pezzi d’oro e d’argento?
Per rispondere a queste e altre domande nasce un laboratorio per le scuole realizzato in collaborazione tra Banca Carige e Museo Diocesano di Genova, con l’occasione del Festival della Cultura Creativa 2018, organizzato ogni anno da ABI (Associazione Bancaria Italiana) e giunto alla V edizione.
L’attività si propone di condurre i ragazzi alla scoperta del “mondo” delle monete genovesi come argomento trasversale che permette di toccare tematiche diverse:
- la moneta come emblema della città, identificata dal simbolo della “torretta” o “castrum” e, dal 1638, dalla Madonna Regina di Genova, da San Giorgio e San Giovanni, ossia “tra Santi e mercanti”.
- le principali monete genovesi, il loro valore, i “cambi”. La prima Zecca vicino a San Lorenzo;
- i genovesi e il commercio (Genuenses sive mercatores);
- le tecniche artistiche, i materiali per creare una moneta; la Zecca;
- dai cambiavalute alle banche; ruolo e funzione del Banco di San Giorgio (1407-1805); la nascita della prima Cassa di Risparmio (1830)
Il laboratorio è costituito da una prima parte di visita guidata all’interno di Banca Carige, dove è esposta una selezione di monete tratte della sua collezione numismatica, per proseguire nella Cattedrale di San Lorenzo e nel Museo Diocesano, per una durata di circa un’ora e mezza.
La partecipazione è gratuita, ma è necessaria la prenotazione. I giorni destinati al laboratorio sono il 17, 18 e 19 aprile 2018, in due turni, alle 9 a alle 11. Per prenotare è necessario contattare la biglietteria del Museo Diocesano allo 010.2475127 (da lunedì a domenica 12-18, chiuso il martedì) o all’email didattica@museodiocesanogenova.it
A cura di Banca Carige e Museo Diocesano di Genova. Materiali ricostruttivi a cura di Associazione culturale Ianua temporis.
Per ulteriori info, vai alla pagina del progetto.
Fonte: Museo Diocesano di Genova