Martedì 31 luglio
Ore 21.00 – Camogli, Teatro Sociale – € 22 spettacolo in abbonamento
ZOE PIA QUARTET – SHARDANA
Musicista eclettica, compositrice e appassionata ricercatrice sarda, Zoe Pia compie un appassionato viaggio a ritroso nella memoria storica della sua isola.
Zoe Pia, clarinetto, launeddas, soundscape recording
Roberto De Nittis, pianoforte, rhodes, keyboard, toy piano, kalimba du costarica
Glauco Benedetti, basso tuba
Sebastian Mannutza, batteria e violino
Zoe Pia compie un viaggio a ritroso nella memoria storica della sua terra, la Sardegna. Un viaggio fatto di pietre e di acqua, in cui si respirano echi di riti ancestrali, di culti pagani dispersi. Zoe rende omaggio ai Shardana, descritti nel II millennio a.C. da Ramses II come ribelli che nessuno ha mai saputo combattere. Il titolo dell’album evoca l’epopea dei Popoli del Mare. Si parte da Sa Dom ‘e S’Orcu, tomba dei giganti nell’altopiano della Giara di Siddi (XVI-XIV sec. a.c. circa), dove i membri delle tribù, rendevano omaggio ai defunti, con una devozione al culto del Dio Toro e della Dea Madre. Nella musica del quartetto si evocano le feste popolari e la forte tradizione delle processioni di Mogoro, paese di Zoe, che vengono raccontate attraverso registrazioni d’ambiente e orchestrazioni in cui Il basso tuba, spesso usato in funzione di base e contra, le timbriche progressive del rhodes e un drumming a tratti post rock, trascinano nella contemporaneità. C’è spazio per raccontare le alluvioni di tre anni fa e la forza del Ciclone Cleopatra; oppure per la fusion mediterranea di Camineras (omaggio a Andrea Parodi) in cui le ispirazioni magrebine si mescolano, come le spezie, con gli umori delle melodie tradizionali greche, catalane, siciliane, liguri. Zoe Pia dichiara esplicitamente la sua provenienza e, allo stesso tempo, racconta il suo viaggio riportandoci al presente, che si conclude nella frenesia del ballo, che in Sardegna trova la sua espressione figurativa fondamentale nel cerchio da cui nessuno veniva emarginato o escluso.