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Una fiaba senza tempo, un’Odissea musicale e due Shakespeare rivoluzionari
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Dopo il successo ottenuto alla Sala Mercato Peter Pan, la nuova coproduzione del Teatro Nazionale di Genova insieme a Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, si trasferisce al Duse e va in scena sabato 23 marzo alle ore 16. Le avventure dell’eterno bambino nell’Isola che non c’è, prendono vita sul palcoscenico grazie alla riscrittura di Giorgio Scaramuzzino, Pasquale Buonarota, Alessandro Pisci e alla coinvolgente colonna sonora composta da Paolo Silvestri. Scopri di più
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Alla Corte “Odissea un canto mediterraneo” con Mario Incudine e Peppe Servillo
Da martedì 26 marzo alla Corte va in scena Odissea un canto mediterraneo di Sergio Maifredi, con protagonisti, tra gli altri, Mario Incudine e Peppe Servillo. L’avventuroso ritorno di Ulisse verso Itaca è trasposto ai giorni nostri in un viaggio sinfonico con canzoni celebri e brani inediti, eseguiti live dall’Orchestra Popolare Siciliana. Scopri di più
Mercoledì 27 marzo nel foyer della Corte (ore 17) conversazione con Sergio Maifredi, Mario Incudine e Peppe Servillo. Conduce Umberto Basevi. Ingresso libero.
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Al Teatro Duse “In nome del padre” di e con Mario Perrotta
Da mercoledì 27 marzo al Duse In nome del padre di e con Mario Perrotta, uno dei grandi ambasciatori del teatro civile (vincitore di diversi premi Ubu). Perrotta riflette sulla paternità alla luce delle famiglie 2.0, vestendo i panni di tre padri diversi per estrazione sociale, cultura e indole: ognuno in cerca di un contatto col figlio, ognuno in crisi di fronte al “mestiere” più difficile del mondo.
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Da giovedì 28 marzo alla Sala Mercato va in scena Tuo per sempre di Elena Dragonetti. Un nuovo percorso laboratoriale insieme ad un gruppo di studenti provenienti da scuole superiori genovesi, con i quali Elena Dragonetti ha scelto di portare in scena la vicenda dell’Otello shakespeariano, trasportandola nell’odierno mondo della scuola. Scopri di più
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Da venerdì 29 marzo al Modena Macbettu (Premio Ubu come miglior spettacolo e Premio della Critica nel 2017). Il capolavoro shakespeariano migra dalle highlands scozzesi alla Barbagia di una Sardegna atavica e primitiva: l’utilizzo della lingua sarda (sono previsti sovratitoli) e di tanti suoni della natura, trasportano lo spettatore in una dimensione arcaica e misteriosa. Scopri di più
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