Dal 9 al 14 aprile 2019
(inizio spettacolo ore 20.30 – domenica 18.30)
Il Natale di Harry
Di Steven Berkoff
Regia di Elisabetta Carosio
Con Enrico Campanati
Luci: Matteo Selis
Scene: Elisabetta Carosio
Costumi: Daniela De Blasio
Consulente progetto audio: Fulvio Vanacore
Suoni: Riccardo Armeni
Attrezzeria: Renza Tarantino
Costruzioni: Carlo Garrone e Giovanni Coppola
Direttore Tecnico: Roberto D’Aversa
Assistente regia: Roberta Marino
Assistente costumi: Elena Razzi
Produzione Teatro della Tosse
Il Natale di Harry di Steven Berkoff è la nuova produzione del Teatro della Tosse, in scena in Prima Nazionale a Genova alla Tosse dal 9 al 14 aprile.
La regia dello spettacolo è di Elisabetta Carosio, che dirige Enrico Campanati nel ruolo di Harry.
Lo spettacolo racconta come il protagonista trascorre i 5 giorni che precedono la festività del Natale. Chiuso dentro casa Harry in solitudine fa i conti con la sua esistenza in un alternanza di emozioni contrastanti.
Elisabetta Carosio, riferendosi nel suo allestimento a un periodo storico che precede l’avvento di Internet colloca la vicenda in uno spazio astratto, che rispecchia la proiezione della realtà del protagonista, e stimola una riflessione sui rapporti interpersonali dell’oggi.
Una lettura della realtà circostante in cui tutti noi siamo abituatati a conteggiare il valore delle cose in base alla sua visibilità. Una società che non ammette la solitudine ma quantifica tutto con parametri legati alla popolarità.
In questa logica di rapporti superficiali i biglietti di auguri natalizi ricevuti da Harry assomigliano ai Like dei social network di cui è lecito domandarsi il vero interesse del mittente. Dove sono le persone che spediscono questi auguri di buone feste durante gli altri 364 giorni? Si chiede Harry. A loro importa veramente di me? Oppure è solo il riflesso meccanico imposto dalla società?
A queste considerazioni si aggiungono quelle legate al Natale. La festa del Cristianesimo che celebra la nascita di Cristo per liberare l’uomo grazie al suo amore. Questo pensiero rende ancora più affamato d’amore il protagonista, che infatti ne reclama la sua parte e come dice lui stesso: “io sono uno dei suoi bambini e dov’è allora il mio bocconcino prelibato tenuto in serbo per Natale?” .
A interpretare Harry è Enrico Campanati, che incarna con intensità un uomo che cerca di lottare con tutte le forze per uscire da questo limbo in cui è stato risucchiato. Un’interpretazione intensa che riesce a creare nello spettatore un forte senso di empatia. Campanati è solo in scena confinato in un Eden immaginario, dove intraprende un estenuante duello con sé stesso cercando prima di interagire e poi di combattere con le voci fuori campo generate dalla sua mente.
Tutto lo spettacolo e costellato da una pungente e feroce ironia “dark” che spiazza lo spettatore, grazie a un testo scritto con taglio tragicomico che vuole essere una rappresentazione grottesca del Natale.
Ogni quadro è contraddistinto da un rumore di fondo che il protagonista sente nella sua testa. Suoni comuni che tutti noi ascoltiamo quotidianamente ma che nella mente di Harry assumono valori simbolici e scandiscono il suo affondare sempre di più in una situazione dalla quale è difficile riemergere.
Elisabetta Carosio firma anche la scena, mentre i costumi sono realizzati da Daniela De Blasio e le luci sono di Matteo Selis. Consulente progetto audio è Fulvio Vanacore, i suoni sono di Riccardo Armeni. Attrezzeria: Renza Tarantino, costruzioni: Carlo Garrone e Giovanni Coppola. Direttore Tecnico: Roberto D’Aversa.
Biglietti: 15 euro
Davide Bressanin
Ufficio stampa
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse ONLUS