aperta anche le domeniche di dicembre e il giorno dell’Immacolata con orario 10-13/15-19
e si invita la S.V.
martedì 7 dicembre ore 16.30
presso la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (nel centro storico di Genova a 500 mt dalla Libreria San Paolo)
alla presentazione de IL DIO BAMBINO & JEANS BEFORE BLUE JEANS
intervengono gli Autori
Don Michele Dolz, docente di storia dell’arte cristiana PONTIFICIA UNIVERSITA’ DELLA SANTA CROCE-ROMA
Prof.ssa Marzia Cataldi Gallo, storica dell’arte, del costume e del tessuto UNIGE
modera il Prof. Giulio Sommariva, Conservatore del Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti
Il Dio bambino di Michele Dolz
Perché tanti cristiani amano venerare e raffigurare Cristo da bambino? Questa è un’esplorazione nella storia del culto al Bambin Gesù e della sua iconografia: come è nata e come si è sviluppata nella Chiesa? Quali santi l’hanno pratica, consigliata, diffusa? Quali sono le immagini più celebri e venerate? Ma anche: quali ragioni teologiche sostengono questa devozione? Già ai tempi di san Girolamo la grotta di Betlemme era meta di venerazione. Le monache di tutti i tempi hanno tenuto con sé un’immagine del Bambino, e grandi artisti lo hanno raffigurato: da Mantegna a Guido Reni, da Zurbarán a Dalí. San Francesco si emozionava nell’evocarlo; Erasmo di Rotterdam gli dedicò un poema in latino e sant’Alfonso Maria de’ Liguori gli compose delle ninne nanne. Santa Teresa di Lisieux volle chiamarsi «di Gesù Bambino»; Edith Stein lo sentiva vicino nel campo di sterminio; Padre Pio se lo vide apparire. San Josemaría Escrivá gli diceva: «Mi piace vederti piccolino, indifeso, per illudermi che tu abbia bisogno di me». E san Giovanni Paolo II: «Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli».
Jeans before blue jeans di Marzia Cataldi Gallo
Qual è l’origine dei blue jeans? Da che cosa o da dove deriva il loro nome?
Il libro vuole rispondere a queste domande e spiegare come e quando è nato il tessuto forse più noto nella storia degli ultimi decenni. Per rintracciarne il nome bisogna andare indietro di almeno 4 secoli: jeans è il nome usato dagli inglesi per definire il fustagno che da Genova arrivava nel porto di Londra.
Si possono seguire le tracce del fustagno/jeans a Genova a partire dai Teli della Passione, conservati presso il Museo Diocesano.
Si può poi proseguire e restare stupefatti di fronte alle numerose statuine di presepi genovesi del Sette e Ottocento vestite in jeans, le prime e uniche testimonianze rimaste dell’uso originale di quella stoffa, ancora ignara di essere destinata a conquistare il mondo.