VENERDÌ 25 E SABATO 26 FEBBRAIO 2022 AL TEATRO GARAGE DOPPIO APPUNTAMENTO CON GLI SPETTACOLI “UNA COSA BELLA” E “BIANCA COME I FINOCCHI IN INSALATA”

Trailer di Una cosa bella: https://youtu.be/QoA9Nm3I1s0

Trailer di Bianca come i finocchi in insalata: https://www.youtube.com/watch?v=0aUGbNNCafs&app=desktop

 


VENERDÌ 25 E SABATO 26 FEBBRAIO 2022 AL TEATRO GARAGE DOPPIO APPUNTAMENTO CON GLI SPETTACOLI “UNA COSA BELLA” E “BIANCA COME I FINOCCHI IN INSALATA”


Il primo spettacolo si ispira agli ultimi giorni del poeta John Keats, mentre il secondo titolo riflette sulle fragilità dell’uomo alla ricerca della propria identità


Genova. Proseguono gli spettacoli della seconda parte della stagione 2022 del Teatro Garage. Venerdì 25 febbraio 2022, in doppia replica alle 18.30 e alle 21 alla Sala Diana del Teatro Garage è in programma lo spettacolo “Una cosa bella”, portato in scena dalla compagnia Matrice Teatro (biglietti disponibili per lo spettacolo delle 18.30). Lo spettacolo, inizialmente previsto per sabato 22 gennaio, è ispirato agli ultimi giorni del poeta John Keats.

 

Sabato 26 febbraio 2022, alle 21, va in scena “Bianca come i finocchi in insalata”, uno spettacolo scritto e diretto da Silvia Marchetti e prodotto dalla Compagnia del Calzino che negli ultimi anni ha ricevuto numerosi riconoscimenti, dalle semifinali di Inbox 2018 alla vittoria al Torino Fringe Festival 2018. L’appuntamento fa parte nel ciclo di spettacoli del Teatro Garage “Da salotto”.


 

“Una cosa bella” – venerdì 25 febbraio

 

“Una cosa bella” è scritto da Benedetta Carrara e diretto da Davide De Togni e Claudia Perossini con produzione di Altri Posti in Piedi. Lo spettacolo è ambientato a Roma nel 1821, città in cui il poeta inglese John Keats, malato di tubercolosi, si è rifugiato nella speranza di sopravvivere all’inverno. Chiuso in casa, il suo unico contatto con il mondo esterno è rappresentato dall’amico Joseph Severn, che cerca invano di rallegrarlo e di incoraggiarlo a scrivere. Tormentato dalla paura dell’oblio e dai rimorsi, Keats dialoga con l’allucinazione della sua amata Fanny Brawne.

 

In un intreccio di prosa e poesia, l’atto unico “Una cosa bella” tratta tre dei principali temi legati alla vita del poeta John Keats: la relazione con Fanny Brawne, a cui l’artista dedicò alcune delle sue poesie più famose e a cui scrisse diverse lettere, la malattia e la morte prematura e, infine, il travagliato rapporto con la critica. Nonostante ora sia considerato un autore chiave del secondo Romanticismo Inglese, John Keats è stato a più riprese denigrato dai critici, che ritenevano le sue opere noiose e stilisticamente grezze. Lo spettacolo porta in scena i suoi demoni interiori come artista ed essere umano, sentimenti in cui lo spettatore si può riconoscere. L’amore incompiuto per Fanny, la profonda amicizia di Severn, la solitudine della malattia e il bisogno di lasciare un segno ai posteri.

 

È proprio a duecento anni dalla morte del poeta romantico John Keats che il collettivo teatrale Matrice Teatro vuole far rivivere al pubblico le sue poesie e la sua vita. Il testo, scritto dalla giovane drammaturga Benedetta Carrara è stato pubblicato dalla casa editrice di Pavia “Divergenze”, al momento in quarta ristampa. Lo spettacolo è stato costruito da Giorgia Fasce, Claudia Perossini, Matteo Dagnino, Davide De Togni e Alberto Camanni, che hanno condiviso il percorso triennale di formazione presso la Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone”, dove hanno avuto la possibilità di confrontarsi e lavorare con diverse figure di spicco del teatro nazionale e internazionale. Il musicista Alberto Baraldi, studente di chitarra jazz al conservatorio di Mantova, accompagna con un suo arrangiamento live l’intero spettacolo.

 

 

“Bianca come i finocchi in insalata” – sabato 26 febbraio

 

“Bianca come i finocchi in insalata” è scritto e diretto da Silvia Marchetti e interpretato da Andrea Ramosi con produzione della Compagnia del Calzino. Tratta le vicende di Bianca, una donna non più giovanissima, non particolarmente bella né ricca, che trova una seconda occasione nel lavoro di maestra elementare e nella relazione con il preside della scuola in cui insegna. Tuttavia, fin dalle primissime battute del testo si avverte che qualcosa non va, che qualcosa di morboso aleggia nell’animo di Bianca e cresce di ora in ora, alimentato dall’interminabile attesa dell’amante che tarda a raggiungerla o dalla mancanza di rispetto che la sua classe sembra riservarle. Bianca annaspa nelle sue insicurezze, tra sprazzi di consapevolezza e negazione della realtà. Si delinea un quadro tragicomico, esilarante e amarissimo, tratteggiato dalle innumerevoli, farneticanti sfaccettature del dolore, talmente varie da permettere a chiunque di riconoscersi in qualcuna di esse.

 

Spettacolo divertente, semplice, a tratti grottesco, ma profondamente tragico in quello che, con il sorriso sulle labbra, viene detto, vissuto, attraversato. Un testo che a tratti denuncia l’abuso perpetrato dalla società e, in maniera ancora più pressante e sadica, da noi stessi sulla nostra stessa natura, rappresentato da rinunce, compromessi, inappagamenti che siamo bravissimi a infliggerci. Bianca è la contraddizione dell’essere umano: strampalata e banale, confusa e dispotica, sottomessa e intransigente, materna e spietata, donna e… Arrendevole nella vita, trova la sua apparente rivincita (destinata anch’essa al fallimento) nell’insegnamento, dove riesce a diventare finalmente sopraffattrice.


 

La Compagnia del Calzino inizia la propria attività a Parma nel 2000, sotto la guida di Silvia Marchetti. Fondata ufficialmente a Bologna come Associazione Culturale nel 2012, e successivamente spostatasi in Trentino Alto Adige, negli anni ha saputo raccogliere intorno a una poetica assolutamente peculiare e a una ricerca drammaturgica contemporanea ed originale un gruppo di attori e maestranze di grande talento ed esperienza, che in modo a tratti scanzonato, a tratti poetico, dissacrante o provocatorio indaga il presente e la tragicomica condizione umana, in cui si rispecchiano, seppur spesso ironicamente esasperate, le nostre storie di tutti i giorni.

 

Le prevendite dei biglietti (intero € 14,00 ridotto € 11,00) si possono acquistare all’ufficio del Teatro Garage (via Repetto 18r – cancello, tel. 010 511447) mercoledì dalle 15 alle 18, giovedì dalle 17 alle 20, venerdì dalle 11 alle 14, oppure online su www.happyticket.it. La biglietteria alla Sala Diana apre un’ora prima dell’inizio degli spettacoli. Per seguire gli spettacoli è obbligatorio essere muniti di green pass rafforzato.

 

Informazioni: www.teatrogarage.it, info@teatrogarage.it, 010 511447

 

Di Staff_ReteGenova

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