Palazzo Ducale: La Collezione
La collezione
Principalmente focalizzata sulle arti decorative e di propaganda del periodo 1870-1950, La Collezione Wolfson, in permanente crescita, rappresenta un unicum nel panorama museale italiano sia per gli specifici campi di interesse coperti dagli oltre 30.000 oggetti, pubblicazioni e materiali archivistici, in prevalenza italiani ma riferibili anche a importanti testimonianze della ricerca internazionale, sia per l’eterogeneità dei materiali rappresentati: dipinti, sculture, mobili, arredi, completi, vetri, ceramiche, ferri battuti, argenti, tessuti, progetti di architettura, grafica, manifesti e materiali pubblicitari, bozzetti, disegni, libri e riviste.
I temi
Nello specifico la collezione si focalizza sui cambiamenti di gusto e di stile nelle abitazioni private e negli edifici pubblici; sul rapporto arte e propaganda politica; sugli sviluppi tecnologici e sui loro riflessi sul mondo del lavoro e sui nuovi comportamenti sociali; su colonie e colonialismo; sui linguaggi della propaganda e della pubblicità; su mobilità e turismo nell’era industriale; sulle trasformazioni dei processi di produzione (dalle arti decorative al design); sulla coesistenza tra tradizione e modernità nell’architettura e nelle arti a cavallo tra Otto e Novecento; su mostre, fiere ed esposizioni internazionali.
La storia
La collezione è stata donata nel 2007 alla Fondazione Colombo (poi Fondazione Regionale per la Cultura e lo Spettacolo) da Mitchell Wolfson Jr. (già artefice a Miami Beach nel 1995 della creazione del complesso museale della Wolfsonian) e acquisita nel 2015, con l’incorporazione della Fondazione Regionale, da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.
Nel frattempo, nel 2005 era stato aperta la sede espositiva di Nervi, Wolfsoniana, all’interno del polo museale dedicato alle arti dell’Otto e del Novecento comprendente anche la Galleria d’Arte Moderna, le Raccolte Frugone e il Museo Luxoro; mentre nel 2007 con il trasferimento a Palazzo Ducale della biblioteca, degli archivi e di tutte le opere su carta, inaugura il Centro Studi della Wolfsoniana che, aperto su appuntamento a ricercatori e studenti, continua a essere tutt’oggi il centro operativo delle attività espositive e culturali dell’istituzione. Il resto della Collezione è conservato in due spazi all’interno della depositeria dei Musei Civici di Genova in via Fillak.
Mitchell (Mickey) Wolfson Jr.
Nato in Florida nel 1939, laureatosi alla Princeton University, specializzatosi presso la Johns Hopkins University-Paul H. Nitze School of Advanced International Studies (SAIS) a Washington e Bologna, Micky Wolfson ha lavorato per alcuni anni nel corpo diplomatico degli Stati Uniti, operando come viceconsole a Torino e a Genova.
Il capoluogo ligure lo affascinò a tal punto che decise di trascorrervi parte del suo tempo e di aprirvi nel 1986 una sede della Wolfsonian. Leggi di più
Mission
La collezione appare focalizzata non solo sulle valenze estetiche degli oggetti, ma anche sui significati storici e sociali che essi trasmettono, ricomponendo i principali caratteri di una fase storica cruciale per l’evoluzione dell’epoca contemporanea. I principali fattori di cambiamento di questo complesso periodo sono ricostruiti attraverso un’analisi a tutto campo sui principali snodi tematici del tempo: i profondi legami intercorrenti tra arte e politica; le oscillazioni estetiche determinate dalla dialettica tra spinte avanguardistiche e richiami alla tradizione; i mutamenti del gusto nel campo dell’arredo; l’apporto di materiali inediti e di nuove tecnologie nell’evoluzione del design; l’impatto esercitato sulla società del tempo dai nuovi mezzi di trasporto; il sofisticato uso di messaggi persuasivi nella comunicazione pubblicitaria; l’interazione tra le grandi trasformazioni urbanistiche e il formarsi di una nuova civiltà industriale.
I curatori
Curatore Wolfsoniana
Matteo Fochessati
matteofochessati@wolfsoniana.it
mfochessati@palazzoducale.genova.it
Assistente Curatore Wolfsoniana jr.
Anna Vyazemtseva
avyazemtseva@wolfsoniana.it
avyazemtseva@palazzoducale.genova.it