Palazzo Ducale: Valeria Deplano, Alessandra Lorini, modera Simona Troilo
Fare e rifare le piazze: memorie, conflitti razziali e coloniali nello spazio pubblico
domenica 30 marzo 2025 ore 18, Sala del Maggior Consiglio
Con sempre più frequenza e intensità, le tensioni che attraversano lo spazio pubblico trovano nelle statue e nei monumenti lo strumento per emergere con tutta la propria dirompenza. Rivendicata, contestata, distrutta o manipolata, l’eredità del passato sembra aver assunto una nuova centralità, rivelando il perdurare di conflitti mai risolti e il resistere di memorie inconciliabili.
La conversazione ruota attorno a questo “patrimonio difficile”, a partire dai contesti statunitense e italiano e dal loro rapporto con tre vicende storiche specifiche: lo schiavismo, il fascismo e il colonialismo. Le statue e i monumenti “implicati” in questo passato saranno discussi in relazione alle narrazioni che esprimono, alle identità che evocano, alle comunità che silenziano, mostrando il potere dei manufatti della storia e la loro mancanza di neutralità.
Valeria Deplano, storica, insegna di Storia contemporanea all’Università di Cagliari. Si occupa in particolare di storia del colonialismo italiano, del suo impatto culturale e delle sue eredità nel presente; e di migrazioni e mobilità nel periodo post-coloniale. Fa parte del CENTRA – Centro di ricerca per la storia del razzismo e dell’antirazzismo nell’Italia moderna, con sede a Genova. Tra le sue pubblicazioni: Storia del colonialismo italiano. Politica, cultura e memoria dall’età liberale ai nostri giorni (Con A. Pes, Carocci, 2024); La Madrepatria è una terra straniera. Libici, eritrei e somali nell’Italia del dopoguerra (Le Monnier 2017).
Alessandra Lorini ha insegnato e fatto ricerca per molti anni negli Stati Uniti contribuendo a moltissimi convegni e seminari attorno ai propri temi di studio. Tra le sue pubblicazioni: Rituals of Race. American Public Culture and the Search for Racial Democracy (Charlottesville, University Press of Virginia, 1999); Ai confini della libertà. Saggi di storia americana (Roma, Donzelli, 2001); L’impero della libertà e l’isola strategica. Gli Stati Uniti e Cuba tra Otto e Novecento (Napoli, Liguori, 2008); C’era una volta l’America. Saggi sul disincanto della Modernità (Perugia, Morlacchi, 2018); Le statue bugiarde. Immaginari razziali e coloniali nell’America contemporanea (Roma, Carocci, 2023); Cuba in the World, the World in Cuba. Essays on Cuban History, Politics and Culture con Duccio Basosi (Firenze, Firenze University Press, 2009); La costruzione del nemico. Istigazione all’odio in Occidente con Paolo Ceri (Torino, Rosenberg&Sellier, 2019).
Simona Troilo è professoressa associata di Storia contemporanea all’Università dell’Aquila. Ha conseguito il dottorato presso l’Istituto universitario europeo di Fiesole e svolto attività di ricerca e didattica presso le università di Padova e di Bologna. Tra i suoi interessi, l’uso delle antichità nel nazionalismo e nell’imperialismo; la costruzione dell’alterità attraverso le tracce tangibili del passato; il ruolo dell’archeologia nel colonialismo italiano; la relazione tra materialità, narratività e visualità. È autrice di due monografie (Pietre d’oltremare. Scavare, conservare, immaginare l’Impero (1899-1940), Laterza, 2021; La patria e la memoria. Tutela e patrimonio culturale nell’Italia unita, Electa, 2005) e di numerosi articoli, pubblicati su riviste nazionali e internazionali.