A SAVONA PRESENTAZIONE LIBRO “RILANCIARE L’ITALIA FACENDO COSE SEMPLICI” AUTORE ANGELO DEIANA PRESIDENTE DI CONFASSOCIAZIONI

 

A SAVONA   PRESENTAZIONE DELLA SECONDA EDIZIONE  DI RILANCIARE L’ITALIA    FACENDO COSE SEMPLICI, IL LIBRO DEL   PRESIDENTE DI CONFASSOCIAZIONI ANGELO DEIANA. 

 

 

Mercoledì 8 maggio, alle ore 13,  presso il concept bar and store  Besio dal 1860, in Piazza Mameli a Savona, sarà presentato il libro Rilanciare l’Italia facendo cose semplici. Cosa fare e come farlo, Giacovelli editore.  A raccontare la nuova edizione di questo lavoro, un vero  “libro a rete”, un  libro piattaforma intorno a cui si sono condensati molti contribute, idee, persone, energie e orizzonti saranno il suo autore il Presidente di Confassociazioni Angelo Deiana ed uno dei coautori, il Portavoce del Presidente Deiana, ossia Enrico Molinari Martinelli con il suo intervento Rilanciare il paese delle meraviglie. Interverranno  anche il vicepresidente di Confassociazioni Liguria Tiziana Voarino, l’Assessore Regionale al Lavoro, Trasporti e Turismo Giovanni Berrino e il Presidente di Confassociazioni Liguria Eugenio Novario.   A seguire  una degustazione di prodotti locali proposta dal concept bar e store Besio dal 1860,  affermato brand che  sostiene le iniziative a carattere culturale e promozionale legate al territorio ed ai suoi prodotti come “Savona, città del chinotto”. Sarà la titolare Patrizia Servodio a presentare gli assaggi e le peculiarità delle singole “specialità”.

 

La prima edizione del libro ha avuto un grande successo e si è subito partiti con la seconda edizione. Proprio perché, mai come adesso, la nostra Italia è, o potrebbe essere, al centro del mondo globale e del mondo delle reti. Non bisogna attendere. E’ importante comprenderlo ed agire sapendo cosa fare e come farlo, al di là del pensare a se stessi ed ai propri egoismi. Nel nome della semplicità e dell’eliminazione del grande male, la burocrazia.

 

Deiana lo mette in evidenza proprio nell’introduzione al testo “E’ necessario pensare al tutto prima che alle parti, perché solo così anche le parti si salveranno e potranno risorgere e recuperare l’essenza storico strategica del nostro  Paese: la leadership culturale. Altrimenti, cercando di salvare o favorire solo una parte, tutti saranno persi e il declino continuerà. Inesorabilmente. Il successo straordinario di questo piccolo libro che ha esaurito la prima edizione talmente velocemente da riuscire quasi a stare dietro alle evoluzioni di un mondo che sta già passando da 4.0 a 5.0. Senza nemmeno passare dal via. Tanti i suoi protagonisti, tante persone di buona volontà, tanti “io” che hanno espresso la medesima volontà di diventare un “noi” per fare qualcosa di semplice e rilanciare la nostra Italia, un Paese straordinario, ma sempre troppo individualista. Un successo importante perché è riuscito a condensare la volontà di “noi e di futuro” di una grande rete di CONFASSOCIAZIONI (la piattaforma di lancio della prima edizione fatta di quasi 750mila tra imprese, professionisti e manager) che si è estesa come uno tsunami ad altre reti, ad altre persone, ad altre piattaforme.

Un mondo che apre gli occhi e trova nel “noi” e nella “semplicità” la spinta forte per diventare finalmente “azionista” del Paese. Per divenire lo snodo di un grande incrocio di scambi tra Sud e Nord, tra Est e Ovest. Il ponte strategico di una nuova grande ferrovia, reale, digitale e culturale che vada, forse, da Stoccolma a Città del Capo o da Lisbona a Pechino. Un nuovo e diverso percorso di rapporti economici, politici, culturali tra i continenti.

Sono necessarie generazioni di professionisti, manager, associazioni, imprese, lavoratori, giovani e altri che portino avanti, giorno dopo giorno, le proprie cause sul lavoro, nell’impresa, nella cultura, per la legalità e per i diritti e, soprattutto, nelle Istituzioni. Da veri azionisti del Paese. Sappiamo quanto sia essenziale la competenza per “agire la complessità” ma mancano, sul palcoscenico di questa fase, persone in grado di renderla comprensibile a tutti. La maggior parte della gente è già schiacciata da milioni di compiti e decisioni e non ha tempo per la complessità. Il che non vuol dire che rinunci a capirla, ma che le serve qualcuno che gliela spieghi in modo semplice e rapido.

Ed ecco perché il mondo della semplicità, se si vuole volare verso l’obiettivo finale e atterrare sulla pista del futuro, non può che combattere un solo, unico nemico: l’eccesso di burocrazia, più o meno tecnocratica. Il vero nemico del nuovo orizzonte di semplicità e prosperi che dobbiamo perseguire e raggiungere è proprio chi gestisce in maniera “furba” la complessità.

Ricordandoci sempre che il vero problema non sono mai le persone, ma gli snodi di sistema interpretati da soggetti che giustificano la propria esistenza attraverso l’eccesso di burocrazia. D’altra parte, quando la realtà è troppo complessa, la verità non può che essere semplice: è inutile comprendere tutte le variabili di un sistema a rete, dettagli importanti nello specifico ma inutili in senso generale.

Il segreto è uno solo: bisogna trovare l’essenza vera e comunicarla per ciò che è. Il tema è sempre lo stesso: comprendere la complessità e renderla pragmaticamente semplice perché l’unica e più importante moneta di scambio per il futuro è il tempo”.

 

Savona, 6 maggio 2019

Tiziana Voarino


 

 

 

 

 

 

 

 

Di Staff_ReteGenova

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