Notizie metropolitane Genova: Affresco a Villa Gruber per Renzo Calegari, una vita al galoppo nel fumetto (video di Tabloid)
A realizzarlo, riproducendo una delle storie del grande maestro del fumetto western, sarà un celebre caricaturista, Franco Buffarello, appassionato come lo era Calegari da cavalli e cowboy.
Avventure di uomini e cavalli, di indiani, cowboy e soldati, fra mandrie e bisonti, rodei e saloon, locomotive fumanti e carovane di conestoga, i grossi carri dei pionieri. E’ il mondo dove ha galoppato per tutta la vita l’arte straordinaria di Renzo Calegari, indiscusso maestro del fumetto consacrato proprio dalla sua Storia del West. Dopo una parentesi per l’impegno politico nel movimento del ’68 Calegari tornò all’amato West e al fumetto con Welcome to Springville scritta da Giancarlo Berardi, e poi disegnatore di tante serie, da Boone a Gente di Frontiera e nella matita di questo grande padre del fumetto, scomparso il 5 novembre scorso a Sori, non poteva mancare Tex per cui ha realizzato le immagini della Ballata di Zeke Colter su testi di Claudio Nizzi. Renzo Calegari aveva il maledettissimo vizio di vivere, ha ricordato la piece con canzoni inedite che insieme alla mostra delle sue magnifiche tavole gli ha reso omaggio nei giorni scorsi a Palazzo Doria Spinola nel salone consiliare della Città metropolitana di Genova, dove è stata annunciata anche un’opera permanente, l’affresco di alcune arcate nel parco genovese di Villa Gruber, fra Manin e Castelletto, dove ha sede anche l’associazione Gruppo Città di Genova, per ricordare l’arte e la vita di Renzo Calegari. La piece teatrale rappresentata a palazzo Doria Spinola segue la biografia, interiore, diretta e divertita, fondata su molte interviste a Calegari raccolte a Sori, dove il padre del fumetto western ha vissuto gli ultimi anni dal poeta e autore teatrale Ivano Malcotti e Valeria Stagno che la collaborato con Calegari in numerosi corsi di fumetto. La conoscenza fra Ivano e Renzo però erano cominciata già quarant’anni fa, quando il primo, bambino, fu premiato da Calegari per un disegno sul licenziamento a Natale degli operai della fabbrica Perino a Mignanego.
“Avevo undici anni quando vidi quell’albero con le lettere di licenziamento – ricorda Malcotti – rimanendoci molto male e decisi di farne un disegno. Mio padre lo mandò a un concorso sul lavoro del Partito socialista e il mio disegno ebbe il primo premio. A deciderlo fu Renzo Calegari che disse in genovese “u vinse u figgieu sa cumpagnu” vince il bambino che è già compagno. Da allora prima di ritrovare Calegari sono passati trentotto anni e fra cene e qualche bevuta lui mi ha raccontato tutta la sua vita, una galoppata nei ricordi, dal primo disegno agli episodi più divertenti e personali.”
A realizzare l’affresco dedicato a Calegari nel parco di Villa Gruber sarà un altro grande artista, Franco Buffarello, storico docente dell’artistico Barabino-Klee da poco in pensione, musicista, celebre caricaturista con una grande passione per i cavalli. “Ho avuto la fortuna – dice – di averne tre per vent’anni, salvati dal macello e sono cresciuto con il sogno del west, nutrito da quel genere di film come tutta la mia generazione. Ora ho la possibilità di riprodurre questo importante lavoro con un affresco che mi riporta un po’ all’esperienza, quando per quindici anni con ragazzi e ragazze del Klee-Barabino abbiamo decorato i sottopassi di Genova e mi fa molto piacere”.
L’affresco murale a Villa Gruber riprodurrà la storia narrata da Calegari nella sua opera, della missionaria ligure suor Rosa Maria Segale di Cicagna nota come suor Blandina, che nel west conobbe anche Billy the Kid che per rispetto a lei che tempo prima aveva curato un componente della sua banda, evitò di rapinare la carrozza dove la religiosa viaggiava.
Buffarello nel 1982 al Salon International de la caricature di Montreal fu riconosciuto fra i primi dieci caricaturisti al mondo.
“È stata – dice – un’esperienza molto particolare, un riconoscimento graditissimo anche se poi (ride) non sono mai diventato miliardario. In quel periodo collaboravo con il Buongiorno e partecipai con le mie caricature di J.R. perché in televisione spopolava Dallas”.
E dopo i riconoscimenti e la passione per i cavalli e l’epopea western, Franco Buffarello racconta anche l’origine del suo geniale talento per le caricature con cui ha immortalato innumerevoli personaggi, dai presidenti, al mondo dello spettacolo e dello sport, ai musicisti ai cantautori.
“Sono cresciuto nella trattoria di mio nonno e da piccolo, quando avevo tre o quattro anni, c’erano clienti abituali che mi facevano vedere in televisione le trasmissioni di allora, da Campanile Sera a Lascia o Raddoppia. Dopo un po’ però mi stufavo e mi andavo a sedere sotto il televisore per osservare le espressioni di chi guardava il programma e credo che tutto sia partito da lì, le facce mi sono sempre piaciute”.
Fonte: Notizie Metropolitane Genova