Alle origini della nostra civiltà: un testo del ‘700 sulla magia
Testo positivista in latino maccheronico
Per la nostra rivista culturale “Alle origini della nostra civiltà”, pubblichiamo un manoscritto del ‘700 sulla magia. Il testo, in latino maccheronico, di non facile decifrazione, propone un accostamento all’occulto secondo un’ottica positivista.
Il Positivismo, nato verso la fine del XVIII secolo, intendeva fondare la conoscenza esclusivamente sui fatti, secondo il metodo delle scienze sperimentali-positive.
Questo pensiero filosofico voleva liberare da ogni tipo di superstizione l’uomo, ponendolo al vertice dello sviluppo storico-esistenziale.
In questo testo la magia viene considerata in base ad una fondamentale suddivisione tra magia intesa come “natura” e in alternativa magia intesa come “superstizione”.
Quest’ultima è la cosiddetta “magia classica” che secondo l’autore del testo può essere trattata con i riti ecclesiastici.
Viene concesso molto spazio al concetto di “maleficio” e vengono illustrate le diverse possibilità di sconfiggerlo grazie ai riti della Chiesa Cattolica (esorcismi, preghiere, invocazione dei santi).
Dal testo sembra emergere l’atteggiamento dell’autore che, pur articolando molto le varie modalità di superstizione, infine pare ridurle ad una mera questione di soldi, tolti agli ingenui che ci credono.
È davvero particolare la modernità di pensiero di questo testo, ancora attuale nonostante sia stato scritto più di 300 anni fa a testimonianza della portata rivoluzionaria del positivismo che ha rifondato le modalità di approccio delle scienze alla conoscenza sia di ciò che era già noto, sia nei confronti dell’ignoto, non ancora noto, o “occulto” che dir si voglia.
19 10 2017 – Christian Flammia