Bussole e magnetismo terrestre

Museo Galata: Bussole e magnetismo terrestre

Abbiamo visto la storia della bussola, come è nata e come si è evoluta nel tempo. Poi con il passare del tempo e soprattutto dalla comparsa degli scafi in ferro, la bussola diventa meno affidabile e necessita di modifiche importanti.

Affidabilità e precisione

Nel XIX secolo la bussola magnetica presenta, seppur con evidenti miglioramenti lo stesso impianto costruttivo di quella del XIII secolo. Lo strumento diventa poco affidabile sulle navi perchè le vibrazioni dello scafo dovute alla propulsione ne compromettono il funzionamento.
Tutte le marinerie si impegnano alla soluzione del problema. L’Istituto Idrografico della Marina dal 1872, anno della sua fondazione, svolge attività scientifiche e di ricerca. Perfezionano strumentiper realizzare misure  idrografiche, geo-magnetiche, metereologiche e astronomiche. Giovanni Battista Magnaghi, Ammiraglio della Marina presso l’idrografico di Genova, progetta una bussola liquida quella equipaggiamento magnetico immerso in soluzione alcolica.

Costruiti gli scafi in ferro gli aghi delle bussole disturbate dalla massa di ferro presente sulla nave deviano dal Nord magnetico anche di 90° con le conseguenze di fornire un orientamento errato. Per annullare o ridurre questa forza attrattiva lo strumento viene compensato: si dispongono intorno ad esso magnete permanente e varie sfere di ferro dolce che creano un campo magnetico uguale, ma opposto a quello di bordo annullando così gli effetti devianti. Il complesso sistema di compensazione viene superato nel XX secolo con l’invenzione della bussola giroscopica che non risente del campo magnetico terrestre e indica il Nord vero.

Il magnetismo terrestre

L’ago della bussola è attratto dalla forza magnetica terrestre: questo fenomeno era ben conosciuto nei secoli passati, ma solo nel 1600 fu spiegato scientificamente. 
William Gilbert dopo diciotto anni di studi e sperimentazioni costruì un modello della terra in magnetite. Egli fu il primo che chiamò Polo l’estremità considerando la terra un grande magnete e le sue estremità poli.  De Magnete pubblicato da William Gilbert (1544-1603) a Londra nel 1600 si ebbe una prima trattazione sistematica del magnetismo.
 Oggi si ipotizza che il magnetismo sia generato da enormi masse terrose fluide operanti a circa 3000 km in profondità che si muovono indotte dalla rotazione terrestre creando continui spostamenti nel tempo dei poli magnetici. Attualmente il Polo nell’ emisfero boreale nei pressi dell’isola canadese di Bathurst si trova a circa 1000 km dal polo nord geografico.
La polarità dell’ago della bussola convenzionalmente è dipinta di blu e punta al Polo Nord magnetico. Esso però non coincide con quello geografico: la differenza angolare è la declinazione magnetica che rappresenta la correzione in gradi da portare alla lettura della rosa per conoscere l’orientamento vero. Della declinazione magnetica erano consapevoli navigante dei secoli passati ma solo nel 1700 fu misurata con metodi scientifici.

Guarda il video sugli studi sul  magnetismo realizzato dal Museo Galileo di Firenze

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Fonte: Galata Museo del Mare

Di Staff_ReteGenova

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