Cecilia Battistello al Galata Museo del Mare di Genova

 

Giovedì 30 maggio alle ore 18 al Galata Museo del Mare Cecilia Eckelmann Battistello, presidente del Gruppo Contship Italia.

 

Quinto appuntamento della rassegna “Incontri in Blu. Uomini, donne e storie di mare”

 

Tutti gli ultimi giovedì del mese alle h18.00 al Galata Museo del Mare

 

7 incontri con grandi personaggi legati al mondo del mare.

 

Ingresso libero

 

Il 30 maggio alle 18 gli Incontri in Blu del Galata Museo del Mare si tingono di rosa con Cecilia Eckelmann Battistello, la donna che proprio di rosa ha colorato le sue navi prima ed i suoi treni e camion dopo, imponendosi nel mondo tradizionalmente maschile dello shipping. Battistello è oggi presidente del Gruppo Contship Italia, uno dei principali attori del settore dei terminal container marittimi e nel trasporto intermodale, presente in Italia negli scali di La Spezia, Ravenna, Cagliari, Salerno e nel centro intermodale di Milano-Melzo ed in Marocco nel porto di Tangeri.

L’incontro di giovedì 30 maggio alle 18 – ingresso libero –  è il 5° di un ciclo di 7 appuntamenti che ha visto salire sul palco del Galata l’apneista mondiale Alessia Zecchini, lo skipper di Luna Rossa Max Sirena, il surfista spagnoli Hugo Vau, il velista oro a Rio 2016 Santiago Lange. Prossimi appuntamenti sono il 20 giugno con Michael Bates, meglio conosciuto come Michael di Sealand, l’imprenditore che rivendica il titolo di principe di Sealand, la micronazione fondata dal padre Paddy Roy nel 1967, il quale racconterà l’incredibile storia di questa piattaforma artificiale creata al largo delle coste inglesi per motivi di difesa dal governo britannico sulla quale è stato proclamato un “Principato con sovranità indipendente” che ha battuto moneta e rilasciato passaporti. A chiudere il primo ciclo d’Incontri in Blu, il 19 settembre, in occasione del giorno inaugurale del 59° Salone Nautico, l’ospite sarà Norberto Ferretti, co-fondatore ed ex presidente di Ferretti Group, il pioniere della nautica che torna sulla scena nel nome della sua passione per le barche e il mare.

 

La storia di Cecilia Battistello

Manager globetrotter, la sua storia comincia a Povolaro, in provincia di Vicenza, dove nasce, seconda di otto fratelli e dove il padre ha una officina meccanica. Si diploma segretaria d’azienda, nel 1971 si trasferisce da alcuni parenti a Milano e lavora nella loro piccola azienda di forniture di mobili per ufficio. La sua vita cambia quando entra in una agenzia marittima in piazzetta Santo Stefano per consegnare una brochure della società di famiglia. Le chiedono se le interessa lavorare nei trasporti via mare, lei accetta e da lì a poco condividerà i primi passi di Contship, una società che nasce nel 1969 nel Canton Ticino per opera e visione di Angelo Ravano (il Dottore), un imprenditore e armatore ligure che si muove tra Genova, Milano e Lugano. La società è piccolo ma visionaria e sposa da subito la rivoluzione del container trasportando le auto della Fiat 124 smontate dall’Italia a Casablanca, in Marocco, dove l’industria torinese aveva un impianto di assemblaggio.

 

Cecilia, poco più che ventenne, entra in Contship nel 1973. L’ufficio più attivo è quello di Fos-sur-Mer, vicino a Marsiglia, dove i container provenienti da Torino venivano imbarcati. Comincia da qui, dalla Provenza. E’ lei che si occupa delle spedizioni per Fiat e anche di non fare tornare le navi (due, all’inizio) vuote al ritorno: le carica di olive, albicocche, frutta secca in vasetti, vermouth. “Non sapevo niente di navi nè di container, ma fin dal primo momento del mio ingresso in Contship mi sono innamorata di quanto succedeva – racconta -. Mi sono subito resaconto di aver trovato l’avventura che volevo vivere nella mia vita. Ogni giorno era diverso e ogni giorno c’era qualche sorpresa. E tutto questo, non c’era dubbio, mi elettrizzava”.

Da Marsiglia, Battistello si sposta a Cadenazzo in Svizzera, a Rotterdam e poi a Beirut, per seguire le nuove rotte aperte da Contship, le cui navi scalano il Libano e – quando  scoppia la guerra – a Tartous in Siria. Nel 1976 riapre poi il Canale di Suez e Contship sbarca per prima a Damman, in Arabia Saudita. E successivamente inaugura la prima linea di portacontainer dall’Europa all’India e al Pakistan. Cecilia vola a Bombay-Mumbai: è lei, nel 1977, a firmare personalmente il primo contratto di agenzia a Karachi (Pakistan) che segna l’arrivo dei primi container in India. Poi è la volta dell’Inghilterra, dove Ravano trasferisce, prima a Felixstowe poi a Ipswich, il quartiere generale del Gruppo e dove Cecilia costruisce il senso di appartenenza aziendale di molti colleghi internazionali anche grazie ai suoi favolosi barbecue.

Viaggia di continuo, andrà anche in Australia, per lanciare la Eagle Container Line, la prima compagnia indipendente a sfidare quelle tradizionali riunite nella Conferenza (“Penso che nella mia vita in Contship e nell’attività professionale in questo settore l’esperienza con l’Australia sia stata la più challenging”). Con la globalizzazione, Contship cresce e con essa “The Lady”, così è chiamata Battistello dai suoi agenti. Arrivano nuove linee, nuove navi e nuove rotte; i servizi intermodali e i terminal, prima La Spezia (con il socio Eurokai Thomas Eckelmann, storico operatore di Amburgo) e poi l’hub di Gioia Tauro, la grande scommessa di Angelo Ravano, che muore però nel 1994 prima dell’arrivo della prima portacontainer nello scalo calabrese. E l’ascesa di Battistello è irresistibile: dal 1990 al 1994 è la prima donna a presiedere la più antica conferenza marittima, quella tra Inghilterra, India, Pakistan e Bangladesh; nel 1992 finisce sulla pagine di The Times in concomitanza con l’ingresso nel porto di Felixstowe della Contship Germany, una nave portacontainer interamente dipinta di rosa. Al vertice della holding Contship Italia (nel 1999 passata sotto il controllo del gruppo Eurokai), cui faranno capo le partecipazioni nei terminal di La Spezia, Livorno, Savona-Vado, Salerno, Ravenna, Cagliari, Gioia Tauro (gli assetti cambieranno in futuro, usciranno Vado, Livorno e di recente Gioia Tauro, si aggiungerà Tangeri) diventa presidente di Feport dal 2005 al 2010; nel 2014 riceve il Premio Bellisario “Donne ad alta quota”. Trova anche l’amore, sul lavoro, sposandosi con Thomas Eckelmann.

 

“Durante tutta la mia vita – dirà nel ricevere il Life Time Achievement Award, il premio alla carriera assegnato durante la cerimonia di premiazione dei Containerisation International Global Awards 2015 – sono sempre stata guidata da impegno e passione, per raggiungere gli obiettivi, senza dare troppa importanza alle difficoltà, alla fatica e agli ostacoli da superare”. Così si è guadagnata il titolo di “The Lady”, con cui è conosciuta e rispettata nel mondo dello shipping.

La rassegna Incontri in Blu, ideata da Fabio Pozzo è voluta da Mu.MA Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, Associazione Promotori Musei del Mare onlus, Costa Edutainment spa e realizzata grazie anche al contributo del Gruppo Cambiaso Risso e di UCINA Confindustria Nautica e al sostegno della Casa di Cura Montallegro, della dimora storica Palazzo Grillo e di Genovarent; ciclo d’incontri che vanta il patrocinio dello Yacht Club Italiano con cui il Mu.MA ha stipulato un protocollo d’intesa per la promozione congiunta delle attività per l’anno 2019 e della FIV (Federazione Italiana Vela).

 

 

Eleonora Errico

Ufficio stampa COSTA EDUTAINMENT SPA

Area Porto Antico, Ponte Spinola

www.galatamuseodelmare; www.costaedutainment.it

 

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Di Staff_ReteGenova

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