Teatro della Tosse
19 aprile ore 20.30
21 aprile ore 17.30
CENERENTOLA
20 e 21 aprile ore 20.30
PINOCCHIO
di Joël Pommerat
regiaFabrizio Arcuri
interpreti Luca Altavilla, Valerio Amoruso, Matteo Angius, Gabriele Benedetti, Elena Callegari, Irene Canali, Rita Maffei, Aida Talliente
e con Sandro Plaino
spazio scenico Luigina Tusini
assistente alla regia Matteo Angius
produzioneCSS Teatro stabile di innovazione del FVG
in collaborazione con Accademia degli Artefatti
Al Teatro della Tosse doppio appuntamento con il teatro di Joël Pommerat, in scena 2 classici della letteratura per l’infanzia Cenerentola e Pinocchio rivisti dalla regia di Fabrizio Arcuri e dalla Compagnia della Accademia degli Artefatti.
Joël Pommerat è uno degli autori francesi più interessanti degli ultimi anni. Autore e regista dei suoi testi, fa convivere nelle sue creazioni, e nei suoi immaginari, poetica disincantata e lettura politica. Fabrizio Arcuri porta in scena le riscritture di due delle fiabe occidentali più note, Cenerentola e Pinocchio, in un’operazione che ne smaschera le trame, inseguendo la scrittura precisa e pungente di Pommerat, regalandone un senso di racconto attuale, pieno di lucidità e ironia.
Una moderna rivisitazione di due delle fiabe occidentali più note, Cenerentola e Pinocchio, all’interno di un impianto scenico che mescola realtà e finzione. Contemporaneamente attuale e atemporale, lo spettacolo invita gli spettatori ad elaborare la propria versione delle storie.
Pommerat parte dai racconti popolari di Cenerentola e Pinocchio per trasformare il primo in una riflessione sul rapporto che l’uomo ha con la vita e con la morte, strappando il velo che ricopre la morte e che ne fa un tabù nella società moderna; e il secondo in una riflessione sul rapporto tra padre e figlio e sul percorso di crescita dell’uomo.
Pommerat esalta con intelligenza e divertimento tutte le dinamiche relazionali tra figli e genitori, come il senso di colpa, quello di inadeguatezza o di competizione, le gelosie e le inclinazioni al possesso, marcando i segni di potere innestati nei rapporti di parentela e d’amore.E poi, soprattutto in Cenerentola, affronta l’ingombrante presenza della morte nelle nostre vite, come un fantasma che riempie i nostri sogni e a volte muove le nostre azioni. E insieme anche la nostra incapacità di affrontarla, l’incapacità di chi è nato da poco di confrontarsi con la fine sempre troppo prossima – anche per chi ormai ha un età adulta. A poco possono le fate, e neanche il tempo che passa sembra servire. L’umanità ha a che fare con la sua propria fine, e li forse, solo li, trova un nuovo inizio.
E poi Pinocchio con il suo portato filosofico e culturale, con la sua aggressione al senso del vero e del falso, al senso del morale e dell’immorale. E ancora anche qui ai rapporti di forza che in fondo fanno i rapporti d’amore, con gli altri, e prima ancora con se stessi. E infine, il senso di cosa è umano, di dove sta l’umanità.
Pommerat trova così il modo di raccontarci storie che conosciamo, mettendone al centro meccanismi che viviamo, costruendo immagini che ci appartengono, scattando foto in cui ci riconosciamo. Siamo lì, eppure appena fuori per ancora poterci guardare e ridere di noi.
Fabrizio Arcuri
È possibile assistere ai due spettacoli separatamente o in un’unica serata.
Gli spettacoli sono programmati secondo il seguente calendario:
19 APRILE CENERENTOLA ORE 20.30
20 APRILE PINOCCHIO ORE 20.30
21 APRILE PINOCCHIO ORE 17.30; CENERENTOLA ORE 20.30
Biglietto: 14 euro (cenerentola + Pinoccio euro 20)
Davide Bressanin
Ufficio stampa
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse ONLUS
piazza Renato Negri, 6/2
16123 Genova