Covid e mal di scuola: dal primo ottobre parte il Pronto Soccorso Psicologico Scolastico

Covid e mal di scuola: dal primo ottobre parte il Pronto Soccorso Psicologico Scolastico

Oltre il Covid: dalla paura alla promozione del benessere nella scuola, l’importanza di un supporto psicologico

Roma, 30 settembre 2020 – La scuola ha paura del Covid. Si, ha paura e teme il peggio, perché la situazione scolastica nel nostro paese è da molti considerata ad alto rischio per diverse patologie pregresse e, come alcune categorie di persone, la scuola si configura come “soggetto fragile”.

La scuola non gode di buona salute. I sintomi e gli indicatori del malessere sono sempre più evidenti e ulteriormente amplificati dall’impatto dell’emergenza sanitaria nei contesti educativi: c’è bisogno di un pronto soccorso con specialisti in grado di fornire adeguato aiuto.

L’ antidoto, inedito ed efficace, a disposizione di chiunque ne abbia bisogno, c’è ed è il primo servizio di pronto soccorso psicologico-scolastico.

L’ iniziativa nasce dalla consapevolezza che in questo nuovo anno scolastico, segnato dallo stravolgimento di sedimentate e rassicuranti modalità di lavoro da parte del personale scolastico, è di particolare rilevanza garantire alle scuole supporto e consulenza non solo medico-sanitaria, ma anche psicologica e didattico-educativa, sopperendo all’assenza di equipe psico-pedagogiche.

In Italia, diversamente da altri paesi europei, mancano nella scuola equipe psico-pedagogiche e servizi specifici di supporto alla professionalità. Eppure, dai Ricercatori del Censis e dai dati diffusi dall’Osservatorio Nazionale Salute e Benessere degli Insegnanti (ONSBI – Università LUMSA di Roma), a seguito di indagini svolte nel 2018, sembra emergere un quadro allarmante relativamente allo stato di salute psicofisica dei docenti e dei dirigenti scolastici.

Difatti, il 40% dei dirigenti, presenta sintomi di burnout professionale e il 29% prova forte stress a causa del lavoro e delle eccessive richieste per le quali non sempre avverte sufficienti energie e mezzi per fronteggiarle.

Per i docenti la situazione è ancora più preoccupante in quanto addirittura il 67% soffre della sindrome da burnout.
Questa rilevazione e le conseguenti riflessioni portano ad una più marcata messa a fuoco della attuale situazione scolastica che l’emergenza Covid-19 ha reso molto più complessa e difficoltosa, conducendo inevitabilmente ad un incremento significativo dei livelli di stress correlato.

“Da queste premesse l’idea di individuare un antidoto efficace, per aiutare le persone a star bene a scuola, si è concretizzata con l’attivazione di questo sportello di ascolto, che attraverso un approccio olistico, si propone di offrire ai professionisti dell’educazione (docenti e dirigenti) e agli studenti, una articolata consulenza specialistica. L’intento è quello di promuovere benessere a livello psicologico e didattico-gestionale, orientando alla definizione di mirate strategie e metodologie funzionali alla risoluzione delle problematiche scolastiche ” dice Gianni Lanari, psicoterapeuta coordinatore del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” (www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it).

Grande e lodevole attenzione è stata riservata alla definizione di una profilassi antivirus da attuare per evitare contagi, manca tuttavia, una altrettanto importante e necessaria profilassi per la gestione dello stress, dell’ansia, delle paure e delle inevitabili frustrazioni che serpeggiano più o meno manifeste tra il personale scolastico, inquinando di vissuti emozionali inadeguati il fondamentale impegno professionale.

Tutti catapultati all’improvviso in situazioni lavorative inedite e complesse che fanno emergere evidenti stati di allerta per la perdita di rassicuranti certezze e routine sedimentate nel corso degli anni.
Tutti alle prese con partenze per rotte incerte e senza dotazione alcuna di adeguati supporti.
Tutti sprovvisti di un idoneo salvagente emotivo necessario per affrontare il nuovo viaggio didattico-educativo che si prefigura alquanto complicato e difficoltoso.

Lo scenario non è rassicurante, i paesaggi sono offuscati dalla nebbia dell’ incertezza.
Non è più una scelta correre ai ripari, ma un dovere etico, un imperativo: c’è bisogno di rispondere con interventi concreti e qualificati.

La dr.ssa Rita Cavallo, esperta in problematiche scolastiche inerenti l’ambito didattico-gestionale afferma che “l’obiettivo prioritario è, pertanto, quello di dare ai docenti e ai dirigenti i mezzi necessari affinché non si sentano più soli, ma accompagnati e supportati nell’individuare idonee strategie psicologiche e metodologico-didattiche per superare i tanti problemi che affliggono la scuola di oggi, potenziando efficacemente la loro resilienza”.

Gli interventi saranno finalizzati a promuovere e sostenere la prevenzione del disagio e la promozione del benessere psicologico di chi vive il mondo della scuola, nello specifico si tratterà di :
– potenziare la capacità di gestione degli aspetti legati all’ansia e alla incertezza nelle situazioni più problematiche;
– fornire supporto nella individuazione di risposte comportamentali e metodologiche efficaci per la gestione delle problematiche afferenti l’area affettivo-relazionale;
– fornire supporto per la definizione di idonee strategie didattico-educative per la gestione delle dinamiche di classe;
– sviluppare e potenziare le strategie di problem solving;
– sviluppare e potenziare le competenze organizzativo-gestionali;
– potenziare le competenze comunicativo-relazionali con le famiglie e gli studenti.

“Potrà esserci ‘buona scuola’ solo se i professionisti dell’educazione si sentono in condizioni psico-fisiche ottimali.
Insegnare, lo sappiamo bene, non è una cosa facile. Dirigere una scuola, è ancora più difficile e, oggi più che mai, si configura come un lavoro di grande complessità correlato ad una molteplicità di enormi incombenze e responsabilità.
Ed è proprio l’aumento progressivo dell’altissima usura psicofisica dei docenti e dei dirigenti, incrementata dall’emergenza Covid, in tutti i livelli d’insegnamento e in tutti gli assetti gestionali, che ha reso più allarmante una situazione già segnalata come particolarmente critica”, aggiunge la dr.ssa Rita Cavallo .

È un dato di fatto che l’emergenza sanitaria, in brevissimo tempo ha raso al suolo ogni possibilità di pervenire a pianificazioni e programmazioni certe e stabili, costringendo la scuola a ripensarsi e reinventarsi con una mole enorme di responsabilità che pesa su tutti i professionisti dell’educazione, incrementando in modo significativo il rischio di burnout.

Purtroppo, all’interno della scuola, manca un sostegno psicologico diffuso e organizzato.
Eppure la scuola di qualità, che nell’immaginario collettivo si traduce in sana utopia da perseguire, è la scuola in cui i docenti si recano con il piacere di insegnare e gli alunni con il piacere di apprendere. Una scuola in cui si respirano climi di lavoro sereni e stimolanti.

Questo obiettivo ambizioso, continua a rimanere stabile anche in questi nostri giorni in cui tutto sembra vacillare, richiedendo di essere empaticamente e operativamente molto più attenzionato.
Non possiamo e non dobbiamo permettere che l’entusiasmo per l’insegnamento lasci il posto all’ansia.

Offrire alla scuola un servizio di Pronto Soccorso Psicologico-Scolastico per “Guarire il mal di scuola”, significa perseguire efficacemente quell’obiettivo, prendendosi cura di quelle persone che hanno un ruolo determinante per qualificare il servizio educativo.

Significa rispondere ad un bisogno ormai non più latente.
Si dice che il futuro del mondo dipende in gran parte dall’educazione, anche noi ne siamo convinti e per questo vogliamo intervenire e consentire a tutti coloro che giorno dopo giorno lavorano in questo “laboratorio del futuro” di non sentirsi più soli e spaventati di fronte a situazioni che generano disagio, destabilizzano e minano il senso di autoefficacia.

Ci sarà questo servizio a fare da scoglio alle possibili alte maree e sarà un servizio di grande utilità proprio perché pensato in modo mirato per tutti coloro che vivono nel contesto scuola.
Il servizio di Pronto Soccorso Psicologico-Scolastico è curato da una rete di 196 professionisti presenti su tutto il territorio nazionale e non solo.

E’ uno spazio di ascolto emotivo e cognitivo che aiuta a rafforzare la consapevolezza della propria condizione di vita e del proprio modo di agire nel quale è possibile rileggere degli accadimenti e formulare delle ipotesi in merito a situazioni problematiche che creano disagio o preoccupazione, siano esse riconducibili a malesseri individuali o a situazioni dinamiche relazionali createsi.

Il servizio sarà operativo a partire dal primo  Ottobre 2020 e sarà aperto a tutti coloro che vivono nel “mondo scuola”.

Per contattare il Pronto Soccorso Psicologico-Scolastico “Roma Est” telefonare:
– al n. 0622796355 per richiedere consulenza psicologica;
– al n. 3280696922 per richiedere consulenza didattica e organizzativo-gestionale

Per ulteriori approfondimenti consultare il sito del Pronto Soccorso Psicologico www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it.

Covid e mal di scuola: dal primo ottobre parte il Pronto Soccorso Psicologico Scolastico

Di Staff_ReteGenova

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