
Un punto di vista spettacolare e anche un po’ vertiginoso: riprese dal cielo, con i
droni, le spiagge della
Città metropolitana di Genova, come quelle del resto della Liguria, quasi disorientano, anche quando sono riconoscibili, perché mostrano dettagli spiazzanti, impercettibili da terra e dal mare. Questa insolita e affascinante visuale è al centro del libro fotografico di
Sagep Editore realizzato con gli scatti di Drone Genova. Gli autori di
‘Spiagge di Liguria’, il fotografo e pilota di droni
Bruno Ravera e il videomaker
Iacopo Baccani, hanno impiegato 4 mesi di lavoro, in inverno, col sole basso e le spiagge deserte, per riprendere dal cielo, ovvero da una prospettiva inusuale, il litorale della Liguria e della Città metropolitana, misurandosi con problemi quali le intemperie e i gabbiani, che sovente attaccano il drone considerandolo un intruso. Guidare un drone non è per tutti, non tanto per la tecnica necessaria a pilotare un piccolo velivolo radiocomandato che monta una videocamera, perché quella può essere imparata, ma per la legislazione restrittiva che impone l’autorizzazione dell’
Enac, l’ente governativo per l’Aviazione civile. Ci vogliono ben due anni, ad esempio, per ottenere l’autorizzazione al sorvolo su aree cosiddette critiche come le città, autorizzazione che posseggono solo 400 piloti di droni in tutta Italia. Ravera, che è stato fra i primi 80 ad ottenerla, ha potuto così realizzare insieme a Baccani un altro lavoro, dedicato al centro di Genova, la zona di piazza Corvetto e del
Parco dell’Acquasola, che si aggiunge a un altro lavoro fatto tempo fa sui forti delle Mura Nuove, attualmente in corso di revisione con nuove immagini.