FORME DEL CONFLITTO

Teatro della Tosse

FORME DEL CONFLITTO

guerra, terrorismo e follia

 

 

 

 

La stagione 2018 del Teatro della Tosse continua a svilupparsi attraverso focus tematici dedicati ad argomenti specifici del presente.

Il mese di marzo sarà dedicato alle forme del conflitto: guerra, terrorismo e follia.

Quattro spettacoli che ragionano sul tema del conflitto con linguaggi e sensibilità diverse. Si parte il 2 marzo con un grande ritorno, quello di Peter Brook che a distanza di un lustro torna a calcare il palco della Tosse con Battlefield, si prosegue poi con i tre spettacoli che formano il focus sul Terrore: Piombo di Gipo Gurrado in scena dall’8 al 10 marzo, Utoya dal 15 al 17 marzo regia di Serena Sinigaglia  e La lotta al terrore dal 22 al 24 marzo regia di Luca Ricci.   

 

Spettacoli che analizzano il conflitto come stato di tensione, come situazione  in cui bisogni, tendenze e aspettative contrastano tra loro, imponendo un processo di adattamento.

Su questo congegno che mette in tensione punti di vista contrastanti e che quindi genera sempre  degli effetti, individuali e collettivi sono incentrati i 4 titoli in scena.

 

Sono le parole di Peter Brook, il grande regista inglese oggi novantaduenne che ci hanno convinto della necessità di dedicare un focus al tema del conflitto.

“In guerra una vittoria è una sconfitta – ci ammonisce Brook, ed ecco perché – Voglio raccontare la storia di Battlefield, per far capire a Obama, Hollande, Putin e a tutti i presidenti cosa succede dopo la battaglia. Se tu sei un leader e sostieni una guerra devi sapere che farai milioni di morti, anche se vinci”.

Il regista inglese mette in scena uno spettacolo tratto dal celebre poema epico indiano, quel “Mahābhārata” leggendario messo in scena al Festival di Avignone nel 1985 con una durata di 9 ore suddiviso in tre giornate, e oggi ridotto a poco più di un’ora.

Nonostante il regista parta da un testo così lontano nel tempo i temi analizzati sono terribilmente attuali, ancora di più oggi dopo la fine della guerra fredda e la cessazione di quel mondo diviso in due blocchi distinti.

Negli ultimi venticinque anni le guerre si sono moltiplicate in ogni zona del globo, non solo i paesi più poveri sono stati sconvolti dalla violenza ma anche la ricca e tranquilla Europa ne è stata interessata, basta pensare alla Guerra nell’ex Jugoslavia degli anni ‘90 con il suo carico di orrori che hanno riportato sulle prime pagine dei quotidiani termini come “pulizia etnica”, “campi di concentramento” e “genocidio”.

Guerre che poi si sono trasformate in terrorismo di qualsiasi matrice con un moltiplicarsi di azioni sempre più cruente e folli, che ormai hanno trasformato anche il significato di luoghi ed edifici che fino a pochi anni fa avevano un significato diverso: le Torri gemelle, il Bataclan, il lungomare di Nizza, la redazione di Charlie Hebdo, la Manchester Arena, la metropolitana di Londra, i mercatini di Natale di Berlino, la rambla di Barcellona  e l’elenco potrebbe essere ancora più lungo. 

I tre spettacoli “dedicati” al tema del terrorismo declinano questo fenomeno in modi e maniere differenti si parte analizzando il passato del nostro paese con Piombo un musical, che riflette sul terrorismo degli anni 70 e in particolare sull’episodio del rapimento Moro.

Evento che ha segnato uno spartiacque della storia italiana recente e senza il quale probabilmente oggi vivremmo in una realtà sociale e politica differente.

Il presente è raccontato da Utøya che segue le vicende del drammatico attentato avvenuto nel 2011 in Norvegia, una ferita aperta nel cuore della ricca e civilissima Scandinavia avvenuta per mano di un suo “figlio” contro altri concittadini. Un atto folle di matrice politica interna, che risulta ancora più inconcepibile e terrorizzante a causa della lucidità e il mancato pentimento del suo autore.

Ultimo appuntamento è con il “futuro” prossimo messo in scena in La lotta al terrore, in cui si racconta di un ipotetico atto di terrorismo visto da un piccolo consiglio comunale.

La paura che irrompe nelle tranquille vite della gente comune e che si trasforma in realtà.

Uno spettacolo che riflette anche ironicamente e in chiave comica su come il terrorismo fa parte delle nostre vite ma spesso ci arriva in maniera distorta filtrato dai media, forse stemperando l’orrore che questo atti portano con sé.

 

 

Marzo si apre quindi con la prima importante ospitalità internazionale della stagione,  il ritorno sul palco del Teatro della Tosse di Peter Brook con Battlefield, spettacolo ispirato al Mahabarata, in scena dal 2 al 4 marzo, adattamento e regia di Peter Brook e Marie Hélène Estienne.

A distanza di trent’anni dal suo Mahabharata, opera memorabile e monumentale, il maestro della scena internazionale Peter Brook torna sul palcoscenico con il celebre poema epico indiano, uno dei testi fondamentali della religione induista. Nel 1985 la sua messinscena sconvolse il Festival di Avignone. Oggi, con Battlefield, Brook prova a far rivivere una storia di violenza e rimorso che interroga il nostro tempo e riflette i conflitti che straziano il nostro mondo. Non un semplice racconto, ma una guerra di sterminio che si consuma tra fazioni della stessa famiglia dei Bharata. Una storia universale che ci insegna ancora, inaspettatamente, ad aprire gli occhi di fronte alle realtà che la vita ci presenta.

Il mese prosegue con il focus Sul terrore.

Il Terrorismo da quindici anni è la notizia di apertura di quasi tutti i telegiornali del mondo, un fenomeno con il quale dobbiamo fare i conti quotidianamente e che influenza le nostre abitudini. Un fenomeno che non nasce oggi e che ha toccato tutte le nazioni in epoche diverse.

 

Primo spettacolo del focus sarà  Piombo testo e regia di Gipo Gurrado, musical d’autore sugli anni di piombo italiani in scena dall’8 al 10 marzo.

Piombo è un musical che porta in scena fatti e personaggi emblematici del terrorismo in Italia, rievocando gli sconvolgenti cinquantacinque giorni del sequestro Moro. 

Associare la parola “musical”, con tutto il suo bagaglio di immaginario collettivo, a espressioni come anni di piombo e brigate rosse appare quasi una contraddizione. Ma è in questo contrasto che si svela il cuore del progetto che vuole raccontare in un modo nuovo un periodo storico drammatico, archiviato forse troppo velocemente.

I protagonisti del “sequestro Moro” prendono vita sul palco e vengono mostrati attraverso un punto di vista inedito, lontano dalla retorica e dai luoghi comuni. Piombo coinvolge il pubblico a un livello profondo e viscerale come solo la musica può fare.

 

Dal 15 al 17 marzo in scena Utoya regia di Serena Sinigaglia spettacolo sul terribile attentato avvenuto in Norvegia il 22 luglio 2011 e infine dal 22 al 24 marzo La lotta al terrore regia Luca Ricci.

Sabato 3 marzo ore 18.00 nel foyer del Teatro della Tosse “Aspettando Utøya” incontro aperto al pubblico con Arianna Scommegna protagonista dello spettacolo.

 

Sinigallia racconta la terribile strage di Utøya avvenuta in Norvegia il 22 luglio 2011 per mano di Anders Behring Breivik che scatena l’inferno tra i giovani militanti del partito socialista norvegese. Otto morti con un’autobomba a Oslo e 69 ragazzi laburisti uccisi uno a uno nell’isola di Utøya, il “paradiso nordico” da decenni sede di campeggi estivi dei socialisti di tutto il mondo. Un’azione studiata per anni nei minimi dettagli. Utøya è il tentativo di fare memoria e denuncia senza fare “teatro civile”, è a pieno titolo una tragedia contemporanea. Arianna Scommegna e Mattia Fabris diretti da Serena Sinigaglia spalancano una finestra di riflessione su quanto accaduto attraverso le vite di tre coppie coinvolte.

Al termine dello spettacolo del 16 marzo, Luca Mariani autore del libro Il silenzio sugli innocenti a da cui è tratto lo spettacolo, incontrerà insieme agli attori il pubblico per analizzare le dinamiche e i contorni di un massacro così terribile avvenuto nel cuore dell’Europa.

 

Ultimo spettacolo del Focus è La lotta al terrore de La Compagnia Capotrave ideazione e drammaturgia Lucia Franchi e Luca Ricci. La storia che portano in scena è la storia drammatica e al contempo comica di un attacco terroristico a un supermercato visto dall’esterno, dalla prospettiva di una sala riunioni comunale, dove all’improvviso giunge la terribile notizia.

Un’ora concitata, una totale unità di tempo e spazio, in cui un impiegato, il segretario comunale e il vicesindaco elaborano numerose e a tratti improbabili strategie per rendersi utili. Tra imprevisti, assurde richieste e tensioni, la scrittura drammaturgica fa luce sull’inadeguatezza con la quale i tre protagonisti reagiscono alla situazione e indaga sulle paure umanissime che si celano sotto la nostra attuale e apparente tranquillità, pronte a emergere ogni volta che la minaccia diventa concreta. Uno spettacolo che parla di paura, di tolleranza e di intolleranza, di questo odierno tempo nervoso, dove la nostra identità individuale e sociale è messa in crisi da radicalismi contrapposti.

 

 

 

Dal 2 al 4 marzo

BATTLEFIELD

tratto dal Mahabharata e dal testo teatrale di Jean-Claude Carrière adattamento e regia Peter Brook e Marie-Hélène Estienne

 

tratto dal Mahabharata e dal testo teatrale di Jean-Claude Carrière 

adattamento e regia Peter Brook e Marie-Hélène Estienne 

con Karen Aldridge, Edwin Lee Gibson, Jared McNeill, Larry Yando

musiche Toshi Tsuchitori 
costumi Oria Puppo 

luci Philippe Vialatte 

Produzione Théâtre des Bouffes du Nord  

Co-produzione The Grotowski Institute, PARCO Co. Ltd / Tokyo, Les Théâtres de la Ville de Luxembourg, Young Vic Theatre, Singapore Repertory Theatre, Le Théâtre de Liège, C.I.R.T., Attiki cultural Society, Cercle des Partenaires des Bouffes du Nord 

 

Spettacolo in lingua inglese con sopratitoli in italiano  

adattamento e traduzione a cura di Luca Delgado
foto (c)Carlos Alvar 

 

 

 

FOCUS – La lotta al terrore

 

dall’8 al 10 marzo

PIOMBO

UNA CANZONE VI SEPELLIRà

libretto, musiche, testi e regia Gipo Gurrado

con Enrico Ballardini, Davide Gorla, Giulia D’Imperio, Andrea Lietti, Elena Scalet, GIpo Gurrado (live electronics, chitarre, piano), Mauro Sansone (batteria)

scene e costumi Vittoria Papaleo

luci Monica Gorla

audio Gabriele Simoni (Indiehub)

fotografie Michela PIccinini
Produzione Odemà – Tiktalik Teatro


dal 15 al 17 marzo

UTØYA

un testo di Edoardo Erba 

con la consulenza di Luca Mariani, autore de Il silenzio sugli innocenti

regia Serena Sinigaglia

scene Maria Spazzi luci Roberto Innocenti

con Arianna Scommegna e Mattia Fabris

co-produzione ATIR Teatro Ringhiera – Teatro Metastasio di Prato 

con il patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia in Italia

 

dal 22 al 24 marzo

LA LOTTA AL TERRORE

ideazione e drammaturgia Lucia Franchi e Luca Ricci

con Simone Faloppa, Gabriele Paolocà, Gioia Salvatori

voci off Massimo Boncompagni, Andrea Merendelli, Irene Splendorini

costumi Lucia Franchi

organizzazione Massimo Dottorini

scena e regia Luca Ricci

produzione CapoTrave/Kilowatt

con il sostegno di Comune di Sansepolcro, Regione Toscana, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo

residenze creative presso Teatro di Roma, Teatro dell’Orologio di Roma, Teatro alla Misericordia di Sansepolcro (Ar)

 

 

 

 

 

 

 

 

Ufficio stampa -Teatro della Tosse – Davide Bressanin- tel 010 2487011 – cel 3938258710- ufficiostampa@teatrodellatosse.it

 

 

 

 

Davide Bressanin

Ufficio stampa

Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse ONLUS

www.teatrodellatosse.it

 

 

 

Di Staff_ReteGenova

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