I viaggi di G(r)ulliver

Museo Biblioteca dell’Attore: I viaggi di G(r)ulliver

Giovedì 28 novembre 2019, ore 16.30
Museo Biblioteca dell’Attore
Via del Seminario 10, Genova (quarto piano)

Presentazione del volume

I VIAGGI DI G(R)ULLIVER
Traduzione e cura di Vincenzo Gueglio
Gammarò Edizioni, 2019

Claudio Bertieri, Francesco De Nicola e Giuseppe Sertoli
conversano con
Vincenzo Gueglio

Giovedì 28 novembre, alle ore 16.30, il Museo Biblioteca dell’Attore (via del Seminario 10) ospita la presentazione del volume I viaggi di G(r)ulliver nella nuova traduzione e curatela di Vincenzo Gueglio (Gammarò Edizioni, pp. 464 € 24.00). Nel corso dell’incontro, saranno l’esperto di cultura dell’immagine Claudio Bertieri, i professori Francesco De Nicola e Giuseppe Sertoli, rispettivamente italianista e anglista, a conversarne con lo stesso Gueglio. L’appuntamento è organizzato dalla Fondazione Mario Novaro, in collaborazione con il Museo Biblioteca dell’Attore. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

I viaggi di G(r)ulliver è un’edizione rivoluzionaria del capolavoro di Jonathan Swift (1667-1745) perché attraverso la scelta illuminante delle parole italiane, riporta l’opera nel terreno su cui è cresciuta, facendo giustizia di una storia così sorprendente e geniale da essere persino finita negli scaffali dei ragazzi (e neppure lì inutilmente), a somiglianza delle trascrizioni cinematografiche e fumettistiche che ne sono nate. Basta spiegare il titolo per definire la forza filologica dell’operazione condotta da Gueglio. Quando nel 1726 Swift diede alle stampe il suo Travels into Several Remote Nations in the World, in Four Parts. By Lemuel Gulliver, First a Surgeon and then a Captain of Several Ships, scelse il nome Gulliver per assonanza con le parole “very gull”, ovvero “proprio scemo”. È per far risuonare questo avvertimento che Gueglio inserisce la “r”, ottenendo un gioco di parole che in italiano ha lo stesso effetto. Gulliver nasce come una maschera buffa, è la caricatura satirica del progressista a tutti i costi, dell’uomo ciecamente innamorato di ogni novità. Viene battezzato in un luogo preciso, il londinese Scriblerus Club, di cui Swift faceva parte insieme ad Alexander Pope, John Gay, Henry St. John, Martinus Scriblerus, a cui era intitolato, e molti altri fra i più brillanti ingegni d’Inghilterra di orientamento tory, per prendersi gioco dei politicanti avversari e degli intellettuali di regime. Nasce per scherzo. Ma l’arte di Swift, dilagando sullo schema iniziale, ha condotto il risultato a tale altezza da trascendere qualunque intenzione e qualunque aneddoto.

Il volume è impreziosito da un ampio corredo di illustrazioni: 8 tratte dall’edizione originale dei Gulliver’s Travels (Motte 1726), 163 di Thomas Morten (1836-1866) inedite in Italia, 5 mappe di cartografi dei secoli XVII e XVIII; 1 illustrazione di Wiliam Hogarth concepita (ma non utilizzata) per la prima edizione del libro. L’ultima pagina riproduce un’incisione di Swift dissezionato con la didascalia “Volevano proprio vedere cosa c’era in quel cervello”.

Vincenzo Gueglio, nato a Sestri Levante (Ge) nel 1946, è laureato in filosofia. Ha pubblicato romanzi per adulti e ragazzi, testi teatrali e saggi, tra cui Il privilegio di Fernand Gachet, Savona, Sabatelli, 1987 (premio Tigullio 1985 per l’inedito); Dieci toni di grigio, Milano, Greco & Greco, 1993; Mario!, ivi, 1994 (menzione speciale della giuria al Premio Pavese 1995); La risultante, ivi, 1994; Il demiurgo, ivi, 2000; Sogni, ivi, 2000; Mario! nuova edizione illustrata: Genova, F. Frilli, 2004; Tempo di esistere (in collaborazione con E. Rovegno), Gammarò, 2006; Da un bosco in cima al mare (in collaborazione con Rudi Ciuffardi), Gammarò, 2006. Come critico letterario si è occupato di Giacomo Leopardi, Carlo Bo, Guido Gozzano, Renato Serra e Giuseppe Mazzini.

Per informazioni:
Fondazione Mario Novaro – Corso Aurelio Saffi 9/11, 16128 Genova
Tel. 010 5530319
info@fondazionenovaro.it

Fonte: Museo Biblioteca dell’Attore

Di Staff_ReteGenova

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