IL MAESTRO E MARGHERITA – ultima settimana

Teatro della Tosse

La parola che danza al Teatro della Tosse

Prima Nazionale

dal 2 all’11 febbraio

Il Maestro e Margherita

regia di Emanuele Conte e Michela Lucenti

testo di Emanuele Conte ed Elisa D’Andrea liberamente ispirato al romanzo di Michail Bulgakov

coreografie Michela Lucenti

impianto scenico Emanuele Conte

produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse e Balletto Civile

Dal 13 al 15 febbraio

Bad Lambs

ideazione, coreografia e regia Michela Lucenti

drammaturgia Carlo Galiero

assistenza alla creazione Maurizio Camilli

una coproduzione Festival Oriente Occidente, Balletto Civile, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse,

FuoriLuogo/Centro Dialma Ruggiero

con il sostegno del MIBACT

17 e 18 febbraio

Nell’Aere/Inferno #5

ideazione Michela Lucenti e Maurizio Camilli

coreografia Michela Lucenti

musiche Mario Pagotto

scene Emanuele Conte

dramaturg Carlo Galiero

luci Stefano Mazzanti

assistente alla coreografia Ambra Chiarello

con Ensemble Fisico Balletto Civile: Michela Lucenti, Fabio Bergaglio, Maurizio Camilli, Francesco Gabrielli, Alessandro Pallecchi, Stefano Pettenella, Flippo Porro, Emanuela Serra, Paolo Rosini, Giulia Spattini, Chiara Taviani, Natalia Vallebona, Simone Zambellli

coproduzione Balletto Civile, Mitteleuropa Orchestra e Mittelfest2017

La parola che danza al Teatro della Tosse

La prima nazionale de Il Maestro e Margherita, nuova produzione Teatro della Tosse/Balletto Civile si inserisce nel focus La parola che danza al Teatro della Tosse.

Oltre al debutto della nuova regia firmata da Emanuele Conte e Michela Lucenti saranno presentati altri due spettacoli, Bad Lambs e Nell’Aere/Inferno #5, lavori nati grazie allo stretto rapporto tra la Tosse e Michela Lucenti e il suo Balletto Civile.

Il lavoro della compagnia Balletto Civile, in residenza al Teatro della Tosse dal 2015, in questi anni si è intrecciato in diversi modi con quello della Tosse: nelle coproduzioni, nelle collaborazioni artistiche tra Michela Lucenti ed Emanuele Conte, nella direzione del festival Resistere e Creare.

La prima de Il Maestro e Margherita è l’occasione giusta per fare un bilancio e mettere in scena sul palco della Tosse un riassunto di quanto nato dall’incontro tra queste due realtà.

Teatro della Tosse

Dal 2 all’11 febbraio 2018, ore 20.30

(domenica 18.30 – lunedì riposo)

PRIMA NAZIONALE

IL MAESTRO E MARGHERITA

regia di Emanuele Conte e Michela Lucenti

testo di Emanuele Conte ed Elisa D’Andrea liberamente ispirato al romanzo di Michail Bulgakov

coreografie Michela Lucenti

assistenti alla regia Alessio Aronne e Ambra Chiarello

impianto scenico Emanuele Conte

costumi Chiara Defant

luci Andrea Torazza

musiche Tiziano Scali e FiloQ 

pianoforte Gianluca Pezzino

animazioni video Paolo Bonfiglio

con

Michela Lucenti – Margherita

Andreapietro Anselmi – Il Maestro

Pietro Fabbri – Rimskij

Maurizio Camilli – Voland

Gianluca Pezzino – Behemot

Emanuela Serra – Hella La strega

Stefano Pettenella – Azazello

E con:

Fabio Bergaglio, Marianna Moccia, Alessandro Pallecchi, Paolo Rosini, Natalia Vallebona.

direttore di scena Roberto D’Aversa

elettricista Matteo Selis

macchinista Fabrizio Camba

attrezzista Renza Tarantino

costruzioni Carlo Garrone

assistente ai costumi Daniela De Blasio

sarta Anna Romano

produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse e Balletto Civile

Il Maestro e Margherita  nasce da un’idea di Emanuele Conte, che vuole confrontarsi con uno dei testi più importanti e significativi  della storia della letteratura mondiale. A mezzo secolo dalla sua pubblicazione, il capolavoro di Bulgakov diventerà un evento teatrale capace di fare interagire danza, teatro, musica e arte visiva.

Il Maestro e Margherita sarà in scena in Prima Nazionale a Genova dal 2 all’11 febbraio alla sala Trionfo del Teatro della Tosse.   

Dopo il successo di Orfeo rave Emanuele Conte e Michela Lucenti tornano a lavorare insieme firmando la regia di questa nuova produzione targata Tosse e Balletto Civile.

I due registi vinta la sfida di Orfeo, spettacolo allestito in uno spazio non convenzionale di 11.000 metri quadrati (Il Padiglione B della Fiera di Genova), rilanciano e si mettono al lavoro su un materiale incandescente.

Conte/Lucenti portano in scena una versione de Il Maestro e Margherita, che mantiene lo stesso strabiliante dinamismo delle pagine scritte arricchendo, la scena e il testo di dettagli realisti, comici e stravaganti. Ancora una volta il risultato finale è una produzione di respiro europeo con 12 artisti impegnati sul palco anche contemporaneamente, che recitano, danzano, suonano e cantano dal vivo oltre a un reparto tecnico formato da altrettanti professionisti impegnati a trasformare palcoscenico e sala del teatro e amalgamare tra loro linguaggi artistici e creativi così diversi tra loro. Uno sforzo produttivo notevole che sottolinea ancora una volta il coraggio di Tosse e Balletto Civile.

Il testo scritto da Emanuele Conte ed Elisa D’Andrea è liberamente ispirato al libro di Bulgakov, un lavoro complesso, che come il libro ha più piani di lettura che si intrecciano tra loro “questo è uno spettacolo che contiene un altro spettacolo che parla di raggiri, di frodi e di bugie”.

Lo spettacolo parte con queste parole, che annunciano quello che lo spettatore andrà a vedere e infatti, anche visivamente si divide su tre piani distinti, che coinvolgono lo spazio dietro il sipario, il proscenio e anche la platea. Alcune scene si proiettano letteralmente verso il pubblico seduto in platea, dove gli attori balleranno e reciteranno muovendosi in tutti gli spazi della sala e si confronteranno con la voglia di verità degli spettatori.

Il rapporto tra verità e arte, e la paura che deriva dalla ricerca di essa sono al centro del testo scritto da Emanuele Conte ed Elisa D’Andrea. L’ossessione  della ricerca della verità e il timore che deriva da essa anche quando questa è falsa è il tema su cui maggiormente si sofferma lo sguardo di questa drammaturgia che scandaglia temi universali e analizza l’eterna lotta tra il bene e il male, tra colpa e innocenza e tra illusione e verità.

Dopo la trilogia sul potere messa in scena da Conte negli ultimi anni, anche in questo ultimo lavoro c’è un richiamo a questo concetto veicolato attraverso la paura. Il timore che il potere esercita, tema che nel libro originale è contenuto nel testo scritto su Ponzio Pilato in questa versione teatrale viene analizzata già nel prologo iniziale

E della verità vera della storia di Iesua Ha-nozry, della sua morte, causata dalla paura della paura che la verità può fare agli uomini. E cosa avrà mai detto questo Iesua Ha-nozri? Che ogni potere è violenza sugli uomini. Ogni potere…”.

Paura che muove anche le azioni del Diavolo, che si presenta all’inizio della storia parafrasando il Faust di Goethe quanto a me, io sono parte di quella forza che eternamente vuole il male ed eternamente compie il bene”. È lui con le sue opere che mette in moto l’intera vicenda. Vuole affermare la sua esistenza, perché la negazione di Dio nella Russia post rivoluzione cancella anche la sua presenza e questo è per lui inaccettabile.

Lo spettacolo parla anche d’amore, come già successo per Eurydice ed Orfeo rave, diventando idealmente la somma del percorso teatrale seguito da Conte nell’ultimo lustro.

Uno spettacolo visivo e coinvolgente con un gusto grottesco e surreale che riprende il testo originale e che esplode in tutta la sua potenza eversiva nelle grandi scene di ballo coreografate da Michela Lucenti, che interpreta Margherita.

Insieme a lei sul palco Andreapietro Anselmi (Il Maestro), Pietro Fabbri (Rimskij), Maurizio Camilli (Voland), Gianluca Pezzino (Behemot), Emanuela Serra (Ella La strega), Stefano Pettenella (Azazzello) e in vari ruoli i danzatori di Balletto Civile: Fabio Bergaglio, Marianna Moccia, Alessandro Pallecchi e Paolo Rosini.

L’impianto scenico firmato da Emanuele Conte gioca su vari registri per scandire i momenti di una vicenda, che si svolge in tempi narrativi molto diversi tra loro.

Scene che sono veri e propri quadri con suggestioni diverse, che tengono conto di una storia che entra ed esce continuamente dalla realtà con influenze oniriche fortissime e cambi di registro anche drastici molto veloci.

Si passa dal grigio e opprimente ospedale psichiatrico dove è rinchiuso il Maestro allo spettacolo teatrale frizzante e multicolore voluto da Voland, dall’inquietante volo sulla scopa di Margherita sopra i tetti di Mosca al diabolico ballo di Satana.

Anche in questo nuovo lavoro i due registi mischiano diversi linguaggi tra loro per formare uno spettacolo unico.

Dalla prosa alla musica di Tiziano Scali e Filo Q con al pianoforte Gianluca Pezzino, che esegue dal vivo alcuni pezzi, suonati e cantati, che sono protagonisti aggiunti e non solo accompagnamento delle scene. Un ruolo importante rivestono le animazioni video di Paolo Bonfiglio, che ha realizzato un cortometraggio sulla storia di Ponzio Pilato, vicenda che è al centro del libro scritto da il Maestro nel romanzo di Bulgakov.

Bonfiglio ha costruito un’animazione originale con dipinti a olio su tela. Un cortometraggio che in particolare si sofferma sul tema del potere attraverso il confronto tra Ponzio Pilato e Cristo.

Inoltre durante lo spettacolo in alcuni momenti verranno proiettati contributi di animazione video realizzati in diretta, che si mischieranno con ciò che avviene sul palco.

Tutto lo spettacolo è liberamente ispirato al capolavoro di Bulgakov e la regia di Conte/Lucenti esalta la complessità e la forza anche visiva di un testo fondamentale del secolo scorso.

Il famoso libro dell’autore russo è incentrato sulle persecuzioni politiche subite da uno scrittore e drammaturgo, il Maestro, da parte delle autorità sovietiche degli anni trenta.

Il romanzo racconta anche del suo amore per Margherita e del suo riscatto grazie a una visita del Diavolo nell’Unione Sovietica atea di quel tempo. Alla storia del Maestro s’intreccia quella del processo evangelico al Messia e di Ponzio Pilato, vicende che sono anche oggetto di un contestato lavoro teatrale del Maestro.

Un testo dalle innumerevoli invenzioni letterali in cui il teatro è centrale così come la religione, la censura, il pensiero materialista e il sopranaturale. Per tutto il romanzo infatti, gli essere umani compiono sforzi per contrastare o solo comprendere la magia e il soprannaturale che li circonda.

I costumi sono realizzati da Chiara Defant con l’assistenza di Daniela De Blasio, alle luci Andrea Torazza. Assistenti alla regia Alessio Aronne e Ambra Chiarello.

La parola che danza al Teatro della Tosse

Oltre alla prima nazionale de Il Maestro e Margherita in scena a febbraio altri due lavori che sottolineano lo stretto legame che si è venuto a creare negli ultimi anni tra il Teatro della Tosse e Balletto civile.

Bad Lambs

ideazione, coreografia e regia Michela Lucenti

drammaturgia Carlo Galiero

assistenza alla creazione Maurizio Camilli

assistenza alla coreografia Giulia Spattini

cinematografia Giorgina Pi/Bluemotion

danzatori Maurizio Camilli, Giacomo Curti, Ambra Chiarello, Giuseppe Comuniello, Michela Lucenti, Aristide Rontini, Emilio Vacca, Natalia Vallebona, Simone Zambelli

disegno luci Stefano Mazzanti

costumi Chiara Defant

una coproduzione Festival Oriente Occidente, Balletto Civile, Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, FuoriLuogo/Centro Dialma Ruggiero

con il sostegno del MIBACT

In scena dal 13 al 15 febbraio Bad Lambs una coproduzione Tosse/Balletto civile per la regia di Michela Lucenti che cura anche le coreografie. Bad Lambs è una partitura fisica per un ensemble allargato di interpreti, che unisce al nucleo stabile di Balletto Civile alcuni danzatori diversamente abili avviando nuovi processi e incontri. 

Senza voler ammorbidire la realtà, lo spettacolo indaga la grazia con cui ogni individuo accetta la trasformazione o la perdita: la ricerca della forza di volontà e gli sforzi messi in atto per ricostituirsi. Racconta la guerra che l’umanità affronta affinché la morte diventi tragedia, il rumore musica, il movimento danza, la parola poesia.

Nell’Aere/Inferno #5,

ideazione Michela Lucenti e Maurizio Camilli

coreografia Michela Lucenti

musiche Mario Pagotto

scene Emanuele Conte

dramaturg Carlo Galiero

luci Stefano Mazzanti

assistente alla coreografia Ambra Chiarello

con Ensemble Fisico Balletto Civile: Michela Lucenti, Fabio Bergaglio, Maurizio Camilli, Francesco Gabrielli, Alessandro Pallecchi, Stefano Pettenella, Flippo Porro, Emanuela Serra, Paolo Rosini, Giulia Spattini, Chiara Taviani, Natalia Vallebona, Simone Zambellli

Mitteleuropa Orchestra

Nicola Valentini, direttore

coproduzione Balletto Civile, Mitteleuropa Orchestra e Mittelfest2017

Il 17 e il 18 febbraio invece in scena Nell’Aere/Inferno #5, spettacolo nato due estati fa nella sala Trionfo del Teatro della Tosse con le coreografie di Michela Lucenti e Maurizio Camilli e le scene firmate da Emanuele Conte.

Lo spettacolo che ha avuto un grande successo durante le repliche berlinesi arriva a Genova dopo un lungo tour internazionale. Michela Lucenti getta il suo personalissimo sguardo sull’Inferno di Dante e e in particolare sul V Canto «Il più drammatico dei Canti della Divina Commedia. Il più erotico. Il più controverso. E il più famoso. Quello che sembra facile, ma non lo è. Alcuni dei suoi versi, tra i più noti di Dante, sono diventati aforismi quotidiani, popolari.

Ci appassioniamo a questa lettura, come se fosse una rubrica settimanale di confidenze sentimentali. […] Chi avrà amato chi? E perché?». 13 componenti di Balletto Civile si esibiscono sulle musiche composte da Mario Pagotto. Tra le scene di Emanuele Conte un concerto polisemico di danza voci suoni.

Inoltre il 9 febbraio è in programma la Festa Satanica alla Claque in Agorà, del Teatro della Tosse: da “Simpathy for the devil” dei Rolling Stone a “Love and Destroy” dei Franz Ferdinand, tutta la musica che si è lasciata ispirare dal “rock” de “il Maestro e Margherita” per una serata di carnevale diabolica.

Ufficio stampa -Teatro della Tosse – Davide Bressanin

Di Staff_ReteGenova

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