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Il Sipario Strappato

SABATO_5_MARZO_ANTEPRIMA NAZIONALE_MAX TEMPESTA_TEATRO IL SIPARIO STRAPPATO MUVITA
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Cari Amici,

sabato 5 marzo 2016 ore 21.00, Teatro Il Sipario Strappato Muvita, via Marconi 165, Arenzano (GE)

debutta in ANTEPRIMA NAZIONALE la nuova produzione del Teatro Il Sipario Strappato.

MAX TEMPESTA 

liberamente tratto da La Tempesta di W. Shakespeare

di Matteo Maria Rossi.

regia Lazzaro Calcagno

con Lucia Di Pace, Matteo Maria Rossi, Emanuele Vito

soprano Livia Mondini

musicista M.o Andrea Vulpani

In questa rivisitazione musicata rivivono i luoghi e i personaggi principali del classico (il principe spodestato ed esiliato con la figlia su un’isola remota, un riottoso indigeno, uno spirito silvano) ma cambia la prospettiva dell’opera, attraverso un ribaltamento dei temi originali.

Nella Tempesta troviamo infatti l’illusione dell’uomo (Prospero) di riaffermare l’ordine naturale delle cose e ricomporre i conflitti secondo solidi valori e riferimenti ostinatamente difesi sebbene minacciati dalle rivoluzioni scientifiche, filosofiche e religiose secentesche.

Il nostro Max Tempesta è un personaggio più meschino e prossimo. Diffida dell’idea del bene e soprattutto non crede che valga la pena lottare per esso se non si ha la speranza di vederlo affermarsi in un mondo dominato dal male. Sfrutta l’esilio per rifondare da zero una realtà più rassicurante e si dà regole personali per meglio controllare il destino proprio e di chi gli sta accanto. 

Le sue illusioni si proiettano dunque su un orizzonte breve, le sue aspirazioni si limitano ad una più piccola e rassicurante dimensione personale.

Al tema etico si sovrappone quello più prosaico della sopravvivenza quotidiana. L’opera si domanda infatti anche su quale grado di sanità mentale sia necessario fare affidamento per sopportare lo scorrere dei giorni. In altre parole, quale sia l’equilibrio tra la follia (che porta all’allontanamento dell’individuo dai propri simili) e la eccessiva consapevolezza (che, al contrario, spinge autonomamente il singolo a isolarsi da un mondo di cui rifiuta la brutalità).

A differenza di quello che accade in Shakespeare, non ci si chiede quindi se la vita sia un sogno, ma piuttosto se esista o meno un modo per sognarlo degnamente.

Le musiche originali dello spettacolo sono state composte dall’autore Matteo Maria Rossi.

Vi aspettiamo!!!

 

Ingresso intero 12 €

Ingresso ridotto 10 €

 

info e prenotazioni 3396539121

Di Staff_ReteGenova

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