Dal 14 al 17 febbraio
PINK VALENTINE
Labbra di Irene Lamponi (dal 14 al 16 febbraio)
Incontro con La dottoressa Melany di Simonetta Guarino (15 febbraio)
Il titolo non me lo ricordo più di Zoccole Dure (16 febbraio)
Nonostante voi storie di donne coraggio reportage teatrale di e con Livia Grossi (17 febbraio)
Dal 14 Febbraio San Valentino al 16 febbraio (ore 20.30 il venerdì ore 21.00) per quattro giorni il Teatro della Tosse diventa il Teatro delle Donne con una serie di appuntamenti dedicati all’universo femminile in una rassegna intitolata PINK VALENTINE.
Si parte il 14 febbraio con Labbra – il bagno, un sogno, io, lo spettacolo di Irene Lamponi con Sarah Pesca e Irene Lamponi.
Uno spettacolo spiazzante e divertente per riflettere sui tabù del sesso, sul corpo e sul rapporto con l’altro. Dopo un dialogo tra amiche fatto nel bagno di casa, tra confidenze, perversioni e paure, prendono parola le vagine, strizzate, sognatrici e agguerrite. Infine prende spazio una sola voce che racconta del sesso come violenza e di come la stampa strumentalizzi l’argomento.
Lo spettacolo riflette sul sesso, l’amore e la violenza nella società contemporanea partendo da una ottica femminile, soffermandosi sul tema della libertà nelle azioni quotidiane, su quanto si crede di essere liberi nelle proprie scelte. Lo spettacolo è diviso in tre parti autonome che raccontano altrettante situazioni differenti. «Non cerchiamo una divisione tra giusto e sbagliato, tra buono e cattivo, tra morale e amorale, cerchiamo solo le sfumature del non detto».
Lo spettacolo sarà in scena fino al 16 febbraio.
Il 15 febbraio prima di Labbra alle ore 20.00 la sessuologa Melany ovvero una divertentissima e dissacrante Simonetta Guarino incontrerà il pubblico e terrà una vera e propria lezione di sessuologia, la dottoressa Melany ci introdurrà nel mondo interiore del Gigio (alias il Maschio-Marito) dispensando buoni consigli e buon senso, raccontandoci le meraviglie della Psiche Gigia e suggerendo vincenti stratagemmi da utilizzare per salvaguardare la vita di coppia, difendere il vincolo familiare e realizzare le nostre aspirazioni di donne.
Sabato 16 febbraio, ore 19.30, prima della replica di Labbra, in scena Il titolo non me lo ricordo più della Compagnia Zoccole dure. La compagnia si occupa di affrontare col teatro tematiche legate al femminile e si incontra e produce da ormai 10 anni accompagnata dalla direzione artistica di Simonetta Guarino. Si tratta di un gruppo di distinte e mature signore, medici , traduttrici, operatrici nel sociale, pensionate che si sono chiamate in modo così provocatorio perché di femminile si occupano e i temi di genere sono per natura scabrosi perché toccano consuetudini e aspettative tanto condivise quanto disconosciute. Il termine “zoccole dure” si riferisce poi ad uno “zoccolo duro al femminile” che non smette di interrogarsi sul Costume , di far linguaccia all’ipocrisia ed ha una enorme capacità di resilienza . Questo spettacolo indaga sul ruolo della donna di oggi
Domenica 17 febbraio, ore 18.30 la giornalista del Corriere della Sera Livia Grossi porta in scena NONOSTANTE VOI STORIE DI DONNE CORAGGIO reportage teatrale di e con Livia Grossi, regia Gigi Gherzi con musiche originali eseguite dal vivo Andrea Labanca
In scena riflessioni e testimonianze di donne italiane e straniere, e un ironico monologo sui requisiti necessari per ottenere la Carta d’identità di Donna.
Storie di resistenza al femminile raccolte sul campo da Livia Grossi proposte in un unico reportage teatrale. Il valore della donna come individuo al di là dei tradizionali ruoli sociali di madre, moglie e figlia.Un viaggio tra parole e musica che s’interroga sull’identità individuale e pubblica, sull’informazione e la sua reale condivisione. Tra le donne intervistate: Pushka (Albania), vergine giurata. Una donna di 66 anni che da oltre 40 anni ha deciso di diventare un “uomo” per difendere diritti e dignità. Un cambio d’identità sociale non biologico, la donna si veste, si comporta e pensa come un vero uomo e come tale viene considerata dalla comunità maschile.
Maria (Sud America) rifugiata politica. Una storia vera, anonima per rispetto. Una donna arrestata con l’accusa di terrorismo, liberata in seguito alla sua riconosciuta innocenza dopo 8 anni di carcere. Una testimonianza che dichiara la vittoria di una donna che non ha mai perso il coraggio e la fiducia in se stessa e nella Giustizia. Una storia di abuso di potere che supera confini geografici e temporali: c’è un inserto importante sulla Milano del 1978, l’anno del sequestro Moro.
Marietu ‘Ndaye (Senegal), una delle portavoce contro la mutilazione genitale femminile. Un’Antigone africana di 46 anni che dopo che dopo aver visto morire le sue figlie per infibulazione ha deciso di ribellarsi alla “tradizione” che impone a tutte le bambine di 6-7 anni di venire amputate e cucite fino alla prima notte di matrimonio. Marietu, una donna analfabeta che con l’aiuto di un Ong locale e l’Unicef italiana, è riuscita a creare in 10 anni di lavoro di capanna in
capanna, un enorme movimento di donne che ha fatto cambiare le leggi del Parlamento di Dakar.
Biglietti:
Labbra: 15 euro
Nonostante voi storie di donne coraggio: 12 euro
biglietto speciale a 15 euro per: Nonostante voi storie di donne coraggio e Labbra (valido su tutte le repliche dello spettacolo)
altri appuntamenti in cartellone a entrata libera
Davide Bressanin
Ufficio stampa
Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse ONLUS