TEATRO NAZIONALE GENOVA – FESTIVAL DELL’ECCELLENZA AL FEMMINILE XVII ED – NEXT GENERATION WOMEN

Genova 15 ottobre > 28 novembre 2021 

NEXT GENERATION WOMEN – PARTE LA XVII EDIZIONE DEL FESTIVAL DELL’ECCELLENZA AL FEMMINILE IDEATO E DIRETTO DA CONSUELO BARILARI 

SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO NAZIONALE DI GENOVA

MA ANCHE ONLINE E TRA I PALAZZI DELLA CITTÀ, FOCUS SU DONNE E NUOVI LINGUAGGI  

Per raccontare creatività e identità, violenza e rivincita, diritti e passione, cura e molto altro, in vista della ripartenza sociale e culturale di un nuovo rinascimento. Con Gaia Aprea, Ritanna Armeni, Eva Cantarella, Alessandra Cenni, Laura Curino, Viola Graziosi, Giuliana Musso, Arianna Ninchi, Elli Papakonstantinou, Milo Prunotto, Galatea Ranzi, Silvia Siravo, Anna Solaro,  Anna Paola Vellaccio, Beatrice Visibelli e molte altre. 


La manifestazione – promossa dal MIC Ministero della Cultura, con il Patrocinio di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Senato della Repubblica, Regione Liguria, Università di Genova, Università di Padova e Rai Liguria – si svolgerà al Teatro Duse (15/22 ottobre) e a Sala Mercato (16/28 novembre). Ma il 13 ottobre ci sarà un’anteprima a Sestri Levante (Sala Agave – Mediterraneo Servizi), per la residenza con performance del progetto Gaie sopravvivenze di Elena Rosa, vincitore del Premio Ipazia Performing Arts 2020: una creazione che indaga e ricompone i materiali visivi e sonori di un antico rituale femminile dedicato a Sant’Agata; il 17 ottobre – sempre alla Sala Agave – sarà proiettato il film “Mi sono innamorato di Pippa bacca” di Simone Mainetti: un omaggio all’artista italiana uccisa in Turchia nel 2008 a cui il premio è dedicato, in presenza del regista e della famiglia Bacca.


La XVII edizione del Festival dell’Eccellenza al Femminile si apre ufficialmente il 15 ottobre all’insegna dell’Europa, con lo spettacolo Traces of Antigone di Christina Ouzounidis e Elli Papakonstantinou – riallestimento di un geniale ibrido tra digitale e live nato durante il lockdown – che comincia proprio da Genova il suo tour internazionale dal vivo (prossime piazze Germania e Svezia). Si continua fino al 28 novembre con una carrellata di protagoniste, tutte impegnate in prima persona nell’invenzione di un nuovo modo di essere e di raccontare il femminile: da Laura Curino – militante storica e maestra d’ironia (21/22 ott, in scena con Artemisia Caterina Ipazia… e le altre) regia della stessa direttrice artistica del Festival Consuelo Barilari – alla appena ventenne  attrice e artista Milo Prunotto  che sulla scena – ma anche nella vita – si interroga sull’identità di genere come scelta obbligata, fino al rifiuto (28 nov. The Block. Il Muro). Next generation Women è il tema generale del festival di quest’anno, che ha scelto il Teatro come riferimento ideale in vista della ripartenza sociale e culturale di un rinascimento a venire. Dagli spettacoli si snodano i temi che attraverseranno il dibattito del Festival e saranno approfonditi con incontri, tavole rotonde e laboratori con importanti contributi dal mondo della scienza, della cultura, del giornalismo e dell’arte. 

 

10 titoli per un totale di 16 repliche. Tre prime assolute realizzate appositamente per il festival in residenza al Teatro Nazionale di Genova: La Maitresse, ispirato alla scandalosa biografia di Nell Kimball, di e con Gaia Aprea (19/20 nov.); Amo dunque sono (21 nov.), un biopic su Sibilla Aleramo firmato da Alessandra Cenni e interpretato da Viola Graziosi; Musa e getta. Il Testamento (26 nov.), la storia di Nadia Krupskaja raccontata da Ritanna Armeni, con Arianna Ninchi nel ruolo della moglie di Lenin. Sono novità anche gli altri spettacoli in programma, tutti riprese o debutti interrotti dal covid che finalmente tornano in scena: La chiave dell’ascensore (16 nov.) dramma claustrofobico di Agota Kristof diretto da Fabrizio Arcuri e interpretato da Anna Paola Vellaccio; Fedra Diritto all’amore (17/18 nov.) con Galatea Ranzi, ideato e diretto sempre da Consuelo Barilari,  uno spettacolo multimediale scritto da Eva Cantarella, una delle più importanti studiose del mondo classico; La Scimmia (23/24 nov.), ultima creazione di Giuliana Musso liberamente ispirata a Kafka; La Mite di Nicola Zavagli, tratto dal celebre racconto di Dostoevskij, dove una sorprendente Beatrice Visibelli si cala nei panni del carnefice, per raccontare la violenza dal suo aberrante punto di vista. 

Ufficio stampa
Marzia Spanu
+39 335 6947068
info@marziaspanu.com

Di Staff_ReteGenova

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